Acne

Acne Seborroica

Quali le cause dell’Acne Seborroica?

Prende origine dalla pelle grassa, che può apparire:

  • Asfittica, quando sulla pelle compaiono punti neri e comedoni: in questo caso l’abbondanza di sebo nei sacchi follicolari impedisce una corretta lubrificazione cutanea. La pelle si presenta allora secca e particolarmente spessa
  • Seborroica, quando i follicoli sono dilatati ed assumono il classico effetto “buccia d’arancia”. È proprio quando il sebo diventa abbondante e la sudorazione tende ad aumentare che sarà una forma di dermatite seborroica

I fattori che generano queste forme di inestetismi possono essere diversi:

I fattori che generano queste forme di inestetismi possono essere diversi:

  • Fattori ormonali: una eccessiva sensibilità agli ormoni androgeni in svariate situazioni, ad esempio, nel sovrappeso/obesità.
  • Uso di ormoni o androgenismi da varie cause
  • Fattori psichici: emozioni, stress, stati d’ansia
  • Fattori alimentari: una dieta non equilibrata in cui ci siano eccessi di grassi animali, alcol
  • Fattori esogeni come TRATTAMENTI ESTETICI SCORRETTI: reazione della pelle ad uno “sgrassaggio ” eccessivo.
  • Fumo

Acne: come si presenta?

L’Acne è molto diffusa soprattutto tra giovani e giovanissimi. Si tratta di una dermatosi – ossia  malattia della pelle che si manifesta inizialmente con una iperseborrea. La pelle grassa costituisce infatti il terreno fertile per questa ed altre patologie cutanee.

L’acne può comunque comparire in qualsiasi periodo della vita.

Usualmente essa si presenta:

  • Sul volto
  • Sul collo
  • Sulla regione sternale
  • Sul cuoio capelluto

Le lesioni acneiche sono: comedoni, papule, pustole, cisti ed esiti cicatriziali

I Comedoni sono le lesioni più leggere e precoci dell’Acne. Possono essere chiusi o aperti.

Le Papule sono formazioni di grandezza variabile che appaiono come piccoli rilievi sottocutanei. Esse rappresentano l’evoluzione del comedone.

Le Pustole sono tipiche formazioni acneiche che presentano pus ed arrossamento, con una punta centrale biancastra.

Le Cisti si presentano invece quando il processo infiammatorio si spande sottocute fino ad assumere forma di noduli. Si tratta delle manifestazioni più pericolose dell’Acne!

Le cicatrici post- acneiche sono invece quella comune forma di inestetismo che si manifesta in conseguenza della presenza precedente di Acne. Sono di diverso tipo e possono influire sulla vita delle Persone anche di più dell’acne stessa, soprattutto dal punto di vista psicologico! Per quest’ultimo aspetto visita la sezione Chirurgia estetica

Equipe Medica per la gestione globale dell’Acne Seborroica

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Andrologia

L’andrologia (dal greco άνδρας: uomo e λόγος: discorso) è la branca specialistica della medicina che focalizza i propri studi sulla salute maschile, con particolare riferimento alle disfunzioni dell’apparato riproduttore e urogenitale. È la parte analoga alla ginecologia, la scienza che si occupa parallelamente delle disfunzioni  femminili.

L’andrologia è diventata una scienza a sé stante solo dalla fine degli anni sessanta, principalmente grazie all’opera del dermatologo tedesco C. Schirren, che fondò un giornale specializzato sull’argomento (intitolato prima Andrologie e successivamente Andrologia,  pubblicato per la prima volta nel 1969.

Nel 1975 nasceva negli Stati Uniti L’ A.S.A., American Society of Andrology, che rappresentò il primo atto di “indipendenza” degli andrologi, al quale seguì in Italia, l’anno successivo, la nascita della S.I.A., la Società  italiana di Andrologia, diretta dal Prof. Giuseppe Fabrizio Menchini Fabris.

Questa materia si è dapprima lentamente e poi prepotentemente ritagliata il proprio spazio, grazie all’importanza  dei temi trattati. Infatti, molti passi in avanti sono stati fatti nella ricerca e nell’applicazione clinica dei dati derivanti dalle osservazioni sperimentali su v ari aspetti andrologici. Per molti anni il Centro di Andrologia dell’Università  di Pisa è stato l’unico riferimento specialistico italiano, poi poco per volta si sono aperte Scuole di Specializzazione in vari altri atenei italiani, tra cui Torino che ha diplomato i primi specialisti in ANDROLOGIA nel 1985. Gli studi sperimentali e farmacologici in ambito andrologico hanno permesso di identificare con sempre maggiore chiarezza la patogenesi delle disfunzioni sessuali maschili e di indirizzare verso terapie causali ed efficaci. Analoghi approfondimenti sono in corso per identificare e trattare le cause dell’ infertilità maschile. L’andrologia attualmente è in grado di trattare con buona efficacia soggetti affetti da disfunzioni che determinano, se non ben affrontate, importanti ricadute negative a livello di vita affettiva e relazionale. In particolare la disfunzione erettile (DE) è riconosciuta come sintomo di varie affezioni, soprattutto vascolari, ed in tale ottica va gestita e trattata in un contesto di riequilibrio della salute generale dell’uomo che la riferisce.

L’andrologia è specialità con due anime: quella medica e quella chirurgica che si integrano nelle rispettive competenze per garantire all’uomo un’assistenza globale. Ad esempio la valutazione e la gestione della infertilità da causa maschile inizia con le valutazioni seminologiche, ormonali e strumentali e spesso approda ai trattamenti andro-chirurgici di recupero di spermatozoi endotesticolari per le tecniche di PMA (Procreazione Medicalmente assistita).

Di competenza andro-chirurgica sono i trattamenti delle induratio penis plastica e del recurvatuum spesso congenito. La rilevanza dell’incidenza delle patologie prostato-vescicolari nella determinazione delle sintomatologie uro-genitali, della sfera sessuale e riproduttiva maschile è ben nota ed anche queste affezioni sono di elettiva competenza andrologica.

Tutto ciò premesso si sintetizzano gli ambiti di competenza dell’andrologia:

  • Valutazione dello stato di salute generale dell’uomo
  • Disturbi dello sviluppo puberale maschile
  • Condizioni metaboliche ed anomalie psicosessuali
  • Ipogonadismi
  • Disfunzioni sessuali maschili: DE, disturbi orgasmici, Eiaculazione precoce
  • Balanite
  • Fimosi
  • Disfunzioni dell’epididimo
  • Idrocele
  • Spermatocele
  • Varicocele
  • Infertilità da causa maschile
  • Orchite
  • Prostatite
  • Frattura del pene
  • Cancro del pene
  • Cancro alla prostata
  • Cancro dei Testicoli

Prof.ssa Chiara Manieri

Specialista in Endocrinologia

Specialista In Andrologia

Dott. Giorgio Del Noce

Specialista In Andrologia

Specialista in Urologia

Specialista in Sessuologia Clinica

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Sessuologia Clinica

Sessuologia Clinica

La sessuologia si può considerare una specializzazione della psicanalisi più che della medicina, cioè le due discipline s’integrano; l’analisi ha bisogno della tecnica e la tecnica ha bisogno dell’analisi e questo è utile per ottenere un ottimo risultato.

La sessuologia è il risultato di un lavoro di equipe. Infatti, eccetto Freud, che per primo si è interessato ai problemi sessuali a livello analitico ed ha cercato di risolverli con la sola analisi ottenendo dei risultati non esaltanti e per di più con una durata di terapia molto lunga nel tempo, altri ricercatori, specialmente americani, hanno iniziato a lavorare in equipe.

I pionieri si possono considerare Master è Jonson; il primo medico e l’altro psicologo analista. Essi seguivano la coppia sotto tutti gli aspetti, cercando con terapie brevi comportamentali, tecniche ed esercizi ben precisi, di risolverne le disfunzioni sessuali che disturbavano il suo buon andamento ed equilibrio.

I due specialisti, miravano alla realizzazione del piacere; infatti, affermavano: ”Il piacere sessuale non è fissato nel vuoto, bensì proviene da un reciproco soddisfacimento dei desideri e dei bisogni di un uomo e di una donna che, fisicamente ed emotivamente, sono fatti l’uno per l’altra.”

Ora il lavoro di Master e Jonson è stato rivisto, ampliato e ulteriormente analizzato da molti altri sessuologi tra i quali, in particolare, da Helen Singe Kaplan, la quale ha cercato di arricchire ulteriormente il bagaglio tecnico sia da un punto di vista psicologico che psicofisico.

In Italia i primi specialisti in sessuologia, si ebbero con la fondazione della Società Italiana di Sessuologia Clinica nel 1977. Ad essa accedevano e accedono ancora solo medici e psicologi preferibilmente specializzati in Psicoterapia.

La disciplina sessuologica è stata importata dall’America in Europa da Willi Pasini e Giorgio Abraham che insieme operavano a Ginevra.

L’equipe cui ho fatto riferimento deve essere composta di varie specializzazioni, ognuna della quali ha la sua importanza per aiutare chi richiede un intervento: Il ginecologo, l’urologo l’andrologo, il neurologo e lo psicologo, preferibilmente se quest’ultimo ha una preparazione analitica poiché spetta a lui il compito di entrare in diretto contatto con i pazienti e le loro ansie.

Quando un paziente si presenta per un qualsiasi disturbo, è necessario fare un’analisi attenta e dettagliata nei minimi particolari del suo problema per far si di non operare senza consapevolezza, ottenendo pessimi risultati.

Il primo intervento da eseguire è quello BIOLOGICO, cioè eliminare eventuali mancanze fisiologiche e qui necessita l’intervento della medicina che, con la sua scienza, può dare il quadro specifico dell’organismo del paziente.

Il secondo intervento, una volta accertato che non ci siano disfunzioni fisiologiche, è quello INVESTIGATIVO. Esso avviene a livello intrapsichico individuale, poi relazionale di coppia, relazionale allargato all’ambiente in cui il soggetto vive (il comportamento in famiglia che è intesa come una piccola società) e infine i fattori, le morali e i valori sociali con le comunicazioni non verbali.

Per dare una risposta e iniziare la terapia, occorrono in media tre sedute; infatti, la formula da adottare con il paziente da parte del terapeuta è composta di tre fattori: ASCOLTARE; CAPIRE E RIFLETTERE, RISPONDERE, cioè deve essere sicuro delle disfunzioni in esame prima di iniziare il percorso terapeutico.

Dr. Giorgio Del Noce

Specialista in Sessuologia Clinica

Specialista in Andrologia

Specialista in Urologia

Specialista in Chirurgia d’Urgenza

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Scienza dell’Alimentazione

Scienza dell’Alimentazione

 

La Scienza dell’Alimentazione ha per oggetto lo studio degli aspetti medici e biologici della nutrizione. Lo scopo di questa disciplina è quello di migliorare la qualità di vita delle persone e prevenire malattie che possono derivare dalla scorretta assunzione di alimenti (obesità, sovrappeso, sottopeso, ecc.).

La nutrizione viene descritta, sin dai tempi antichi, come un concetto molto semplice: proprio come l’assunzione di medicinali, l’ingerimento di cibo comporta diverse reazioni da parte dell’organismo: può causare malattie o, viceversa, risolvere problemi di salute, a seconda del tipo di regime alimentare.

Il suo compito principale è quello di educare a un alimentazione sana i propri pazienti.

Prof. Giuseppe Maria Rovera

Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Specialista in Psicologia Clinica

Dr.ssa Marzia Mirabelli

Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Specialista in Dietologia e Nutrizione

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Salute sessuale

Salute Sessuale

Attività sessuali e rischio
Scopri i rischi di contrarre un’infezione a trasmissione sessuale (STI) da diverse attività sessuali.
In quasi tutti i casi, i preservativi ti aiuteranno a proteggerti da questo rischio.
Scopri i rischi associati alle seguenti attività sessuali:
* Sesso vaginale penetrativo
* Sesso penetrativo anale
* Sesso orale
* Diteggiatura
* Giocattoli sessuali
* Urina e feci
* Taglio

Sesso  vaginale
Questo è quando il pene di un uomo entra nella vagina di una donna. Se non viene utilizzato un preservativo, esiste il rischio di gravidanza e di ottenere o trasmettere STI, tra cui:
• clamidia
• herpes genitale
• verruche genitali
• gonorrea
• HIV
• sifilide
Le infezioni possono essere trasmesse anche se il pene non entra completamente nella vagina o l’uomo non eiacula. Questo perché le infezioni possono essere presenti nel liquido pre-eiaculato (pre-come).
Anche l’inserimento superficiale del pene nella vagina (a volte chiamato immersione) comporta rischi per entrambi partner. L’uso di un preservativo può aiutare a proteggere dalle infezioni.

Prevenire la gravidanza
Esistono molti metodi contraccettivi per prevenire la gravidanza, inclusa l’iniezione contraccettiva,
cerotto contraccettivo, impianto contraccettivo e pillola combinata.
Tieni presente che i preservativi sono l’unico metodo contraccettivo che protegge sia dalla gravidanza che dalla gravidanza
IST, quindi usa sempre il preservativo e il metodo contraccettivo scelto.
Scopri i 15 metodi di contraccezione.

Sesso anale
Questo è quando il pene di un uomo entra (penetra) nell’ano del suo partner. Alcune persone scelgono di farlo come parte della loro vita sessuale, mentre altri no. Uomini e donne possono scegliere di fare sesso anale sia gay che eterosessuali.

Secondo il terzo National Survey of Sexual
Attitudes and Lifestyles, pubblicato nel 2013, il 17% degli uomini e il 15,1% delle donne hanno fatto sesso anale nell’ultimo anno.
Il sesso anale ha un rischio maggiore di diffondere le IST rispetto a molti altri tipi di attività sessuale. Questo perché il rivestimento dell’ano è sottile e può essere facilmente danneggiato, il che lo rende più vulnerabile alle infezioni.
Le malattie sessualmente trasmissibili che possono essere trasmesse durante il sesso anale includono:
• clamidia
• herpes genitale
• verruche genitali
• gonorrea
• HIV
• sifilide
L’uso del preservativo aiuta a proteggere dalle malattie sessualmente trasmissibili quando si fa sesso anale.
Se si utilizzano lubrificanti, utilizzare solo quelli a base d’acqua, disponibili nelle farmacie. Lubrificanti a base di olio come lozione e crema idratante possono causare la rottura o il fallimento dei preservativi.
Ottieni consigli sull’uso corretto del preservativo.

Sesso orale
Il sesso orale implica succhiare o leccare la vagina, il pene o l’ano. Alcuni uomini e donne (gay e eterosessuali) scelgono di farlo come parte della loro vita sessuale, mentre altri no.
Secondo il terzo sondaggio nazionale sugli atteggiamenti e gli stili di vita sessuali, pubblicato nel 2013, altro
oltre il 77% degli uomini e il 75% delle donne hanno fatto sesso orale nell’ultimo anno.
C’è il rischio di ottenere o trasmettere STI se si sta dando o ricevendo sesso orale. Il rischio aumenta se uno di voi ha ferite o tagli intorno alla bocca, ai genitali o all’ano.
Questo perché virus e batteri, che possono essere presenti nello sperma, nel fluido vaginale o nel sangue, possono viaggiare più facilmente nel corpo di un partner attraverso rotture della pelle.
Generalmente, il rischio di infezione è inferiore quando si riceve sesso orale rispetto a quando si fa sesso orale a qualcuno.
Tuttavia, è ancora possibile trasmettere le IST.
Le IST che possono essere trasmesse attraverso il sesso orale includono:
• clamidia
• herpes – tipo 1 e tipo 2, che possono causare herpes labiale intorno alla bocca e sui genitali o sull’ano
• verruche genitali
• gonorrea
• epatite A, epatite B ed epatite C
• HIV
• sifilide
Se hai l’herpes labiale e fai sesso orale al tuo partner, puoi infettarlo con il virus dell’herpes. Allo stesso modo, l’herpes può passare dai genitali alla bocca.
Il rischio di trasmettere o contrarre l’HIV durante il sesso orale è inferiore al sesso anale o vaginale senza preservativo.
Tuttavia, il rischio aumenta se vi sono tagli o piaghe all’interno o intorno alla bocca, ai genitali o all’ano.
Puoi rendere il sesso orale più sicuro usando un preservativo in quanto funge da barriera tra la bocca e il pene.
Puoi usare qualsiasi tipo di preservativo durante il sesso orale. Assicurati che abbia il marchio CE o il marchio aquilone BSI, il che significa che il preservativo soddisfa elevati standard di sicurezza.

Con il dito 
Questo è quando qualcuno inserisce una o più dita nella vagina o nell’ano del partner. Non è comune per la diteggiatura diffondere le IST, ma ci sono ancora dei rischi. Se ci sono tagli o piaghe sulle dita, non importa quanto piccolo, aumenta il rischio di trasmettere o contrarre l’HIV o altre infezioni trasmesse dal sangue come l’epatite B o C.
Alcune persone inseriscono gradualmente l’intera mano nella vagina o nell’ano di un partner, questo si chiama fisting. Non tutti scelgono di farlo.
Ancora una volta, il rischio di infezione è maggiore se una persona ha tagli o pelle rotta che viene a contatto con il proprio partner. È possibile ridurre il rischio indossando guanti chirurgici.
Giocattoli sessuali
Questo copre una vasta gamma di articoli, inclusi vibratori e bambole del sesso. Qualsiasi oggetto usato nel sesso può essere chiamato un sex toy, che sia progettato o no per questo uso.
È importante mantenere puliti i giocattoli sessuali. Se condividi giocattoli sessuali, assicurati di lavarli tra ogni utilizzo e di utilizzare sempre un nuovo preservativo ogni volta.
La condivisione dei giocattoli sessuali comporta rischi, tra cui l’insorgere e la trasmissione di infezioni come la clamidia, la sifilide e l’herpes. Se ci sono tagli o piaghe intorno alla vagina, all’ano o al pene e c’è sangue, c’è un aumentato rischio di trasmissione di epatite B, epatite C e HIV.

Urina e feci
Alcune persone scelgono di urinare su un partner come parte della loro vita sessuale, mentre altri no. C’è il rischio di trasmettere un’infezione se la persona sottoposta a urinazione ha una pelle rotta.
Le feci (cacca) comportano un rischio maggiore. Questo perché contiene organismi che possono causare malattie o infezioni, ad esempio la shigella. Questa è un’infezione batterica dell’intestino che provoca grave diarrea ed è spesso scambiata per intossicazione alimentare. Può essere catturato durante il sesso orale-anale e somministrare sesso orale dopo il sesso anale quando anche una piccola quantità di cacca infetta può entrare in bocca e causare infezione.
Sebbene le feci di solito non contengano l’HIV, possono contenere il virus dell’epatite A. C’è una possibilità di
infezione quando le feci vengono a contatto con la pelle rotta, la bocca o gli occhi.

Taglio
Tagliare la pelle – chiamata scarificazione – come parte del sesso comporta rischi. Infezioni come l’HIV, l’epatite B e l’epatite C possono passare da persona a persona attraverso la pelle rotta.
Non è necessario alcun contatto sessuale. Basta trasmettere sangue a un partner per trasmettere queste infezioni.
Per ridurre le possibilità di infezione, le apparecchiature di taglio e perforazione devono essere sterilizzate e non condivise.

Dr. Giorgio Del Noce

Specialista in Sessuologia Clinica

Specialista in Urologia

Specialista in Andrologia

Specialista in Chirurgia d’Urgenza

Dr. Michele Panzone

Specialista in Dermatologia e Venereologia

Dr. Claudio Castello

Specialista in Ginecologia

Specialista in Medicina della riproduzione

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psicologia clinica

Psicologia Clinica

 

La psicologia clinica è una delle principali branche teorico-applicative della psicologia. Comprende lo studio scientifico e le applicazioni della psicologia in merito alla comprensione, prevenzione ed intervento nelle problematiche psicologiche e relazionali individuali, famigliari e gruppali, compresa la gestione di molte forme di psicopatologia.

Assetti centrali della sua pratica sono la psicodiagnostica e l’intervento psicoterapeutico, che ne rappresenta uno sviluppo specialistico rivolto soprattutto alla presa in carico delle situazioni ove è presente una psicopatologia strutturata. In un senso più ampio, l’operato dello psicologo clinico si rivolge alla prevenzione primaria delle condizioni di disagio personale e relazionale; all’identificazione precoce delle problematiche o patologie; al corretto inquadramento dei fattori psicologici, personologici, famigliari, relazionali e contestuali che generano e mantengono il disturbo; alla gestione clinica, tramite colloqui e tecniche di sostegno psicologico, delle principali tipologie di difficoltà; all’abilitazione/riabilitazione nelle problematiche non integralmente risolvibili; al sostegno all’uscita da una crisi di decisionalità da parte del paziente.

Il termine “clinico” non si esaurisce appunto, come erroneamente a volte si ritiene, nella pratica psicoterapeutica. Esso deriva dal greco clinè (letto), e nella prospettiva medica stava ad indicare la cura fornita al capezzale del malato.

L’erronea equivalenza “psicologia clinica = psicoterapia” è probabilmente individuabile nel significato etimologico del termine, associato ad una prospettiva di intervento medico piuttosto che psicologico. Di qui anche l’identificazione di questa disciplina come “psicologia medica”, dizione in realtà impropria. Il termine “clinico” in medicina è diventato sinonimo di intervento terapeutico e quindi viene riferito alla patologia: in psicologia il termine conserva l’originario significato di cura individuale e viene applicato indipendentemente da un’eventuale patologia del soggetto. Esso corrisponde al “prendersi cura di” (to care) piuttosto che al “curare” (to heal) e quindi è applicato anche nelle situazioni di normalità, per migliorare il soggetto. Il doppio significato del termine, nella medicina rispetto alla psicologia, ha dato origine a non pochi equivoci sul ruolo della Psicologia Clinica stessa nelle sue applicazioni. Nelle declaratorie ufficiali italiane delle discipline universitarie, la psicologia clinica è rubricata nel Settore Scientifico Disciplinare (SSD) “M-PSI/08”, stabilito dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica.

In effetti la storia della psicologia clinica è stata segnata dalla diatriba concernente il passaggio dal modello medico al modello psicologico di intervento, dato che il primo si era mostrato insufficiente e spesso inappropriato per rispondere alle esigenze di chi richiede una consulenza psicologica.

La psicologia clinica è caratterizzata, altresì, non solo dai suoi possibili ambiti di applicazione, ma anche dall’assunzione di un particolare vertice esplorativo, e di una specifica metodologia conoscitiva e d’intervento. In particolare essa può essere connotata come scienza idiografica, quindi volta allo studio di ogni singolo caso nella sua unicità (v. Immagine idiografica).

La cornice epistemologica psicologico-clinica sottolinea:

La stretta interrelazione individuo-contesto, che vede l’oggetto d’analisi come incomprensibile senza considerare la rete relazionale ed ambientale nel quale è inserito; La centralità della relazione tra clinico e consultante; L’importanza di un setting adeguato, co-costruito, che dia la possibilità di attribuire un senso alla relazione; Il cambiamento, non più visto esclusivamente come “cura”, ma come sviluppo dell’individuo verso modalità simbolico-rappresentazionali, e quindi comportamentali-relazionali, che possano essere più funzionali al suo contesto di vita.

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Prof. Marco Fraccalvieri

Prof. Marco Fraccalvieri
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
Con oltre 5000 interventi chirurgici effettuati

Consulente Medico Juventus FC

Servizi offerti

FACCIA E COLLO
PRINCIPALI REGIONI ANATOMICHE E DIFETTI PRINCIPALI INTERVENTI
Faccia e Collo LIFTING CERVICO FACCIALE
Palpebre superiori BLEFAROPLASTICA SUPERIORE
Palpebre inferiori BLEFAROPLASTICA INFERIORE
Occhiaie LIPOSTRUTTURA
Sopracciglio LIFTING TEMPORALE
Labbra LIPOSTRUTTURA/FILLER
Zigomi LIPOSTRUTTURA
Mento LIPOSTRUTTURA
Doppio mento LIPOASPIRAZIONE/LIFTING
Collo LIPOSTRUTTURA/LIFTING
Naso RINOPLASTICA
Orecchie OTOPLASTICA
Rughe Frontali LIPOSTRUTTURA/FILLER/TOSSINA BOTULINICA/LASERTERAPIA
Rughe Glabellari (tra le sopracciglia)
Rughe Esterno occhio ( zampe di gallina)
Rughe Palpebra inferiore
Rughe Nasogeniene (parentesi del sorriso)
Rughe Labbro superiore
Rughe Mezza guancia
Rughe Collo LIPOSTRUTTURA/FILLER/TOSSINA BOTULINICA/LASERTERAPIA
Macchie TRATTAMENTO LASER
Angiomi / Couperose TRATTAMENTO LASER
Cicatrici LASERTERAPIA
Cicatrici da acne LASERTERAPIA

ARTO SUPERIORE
PRINCIPALI REGIONI ANATOMICHE E DIFETTI PRINCIPALI INTERVENTI
Adiposità localizzata alle braccia LIPOASPIRAZIONE / LIFTING DELLE BRACCIA
Mano invecchiata LIPOSTRUTTURA
Mano con macchie senili TRATTAMENTO LASER
Tatuaggi LASERTERAPIA

ADDOME
PRINCIPALI REGIONI ANATOMICHE E DIFETTI PRINCIPALI INTERVENTI

Addome globoso (pancia). ADDOMINOPLASTICA / LIPOASPIRAZIONE
Fianchi con accumulo adiposo LIPOASPIRAZIONE
Tatuaggi LASERTERAPIA
Cicatrici LASERTERAPIA
Smagliature LASERTERAPIA

TORACE DONNA
PRINCIPALI REGIONI ANATOMICHE E DIFETTI PRINCIPALI INTERVENTI

Mammella ipotrofica (iposviluppata) MASTOPLASTICA ADDITIVA
Mammella ipertrofica (ipersviluppata) MASTOPLASTICA RIDUTTIVA
Mammella ptosica (“cadente”) MASTOPESSI
Tatuaggi LASERTERAPIA

TORACE UOMO
PRINCIPALI REGIONI ANATOMICHE E DIFETTI PRINCIPALI INTERVENTI

Mammella AUMENTATA (Ginecomastia) ADENOMAMMECTOMIA / LIPOASPIRAZIONE
Tatuaggi LASERTERAPIA
Cicatrici/Cicatrici da acne LASERTERAPIA
Smagliature LASERTERAPIA

ARTO INFERIORE
PRINCIPALI REGIONI ANATOMICHE E DIFETTI PRINCIPALI INTERVENTI

Adiposità localizzata ( cellulite) LIPOASPIRAZIONE
Adiposità localizzata con eccesso cutaneo LIFTING DELLE COSCE
Tatuaggi LASERTERAPIA
Cicatrici LASERTERAPIA
Smagliature LASERTERAPIA

CURRICULUM VITAE

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