Tamponi rapidi

Medici Qualificati verranno direttamente a casa Tua…24h/7g*

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Evita Assembramenti pericolosi per Te e la Tua Famiglia…Viene l’Equipe medica dedicata a Casa Vostra

Attendibilità superiore al 95%

… ed effettueranno il Tampone e/o il Test Sierologico Rapidi  con una attendibilità superiore al 95%.

Tutto a soli 70 €

Risultati in 15′

Risultati saranno disponibili in soli 15 minuti. In caso di positività dovrà essere effettuato, dopo alcuni giorni,  il Test Molecolare

Se risiedi a Torino o prima cintura clicca sul pulsante “Prenota Subito Online” e  accedi direttamente all’Agenda di prenotazione dell’Equipe Medica Tamponi Covid-19. Se risiedi nella seconda cintura di Torino o altrove, accedi alla Sezione “Contattaci” e fai la richiesta via mail, inviando tutti i tuoi dati, oppure clicca sull’icona in basso a sinistra  e potrai chiamarci o aprire una chat su WA. Potrai farlo anche  inquadrando con la telecamera del tuo telefono il QR-code. Ti conttateremo entro 15 minuti.

NB. Possono prenotare e sottoporsi al tampone rapido:

I cittadini, anche senza ricetta medica, in quanto l’utilizzo dei test antigenici rapidi è in grado di assicurare una diagnosi accelerata di casi di COVID-19, sia per una maggiore sicurezza loro e della Famiglie , sia per avere una tempestiva diagnosi differenziale nei casi sospetti tra sindrome influenzale e malattia da SARS-CoV2.

I cittadini che presentano febbre superiore ai 37,5° o che risultano in isolamento fiduciario/quarantena non possono sottoporsi al tampone rapido. In questi casi, il Decreto Regionale n. 111 del 20/10/2020 prevede che il paziente debba rivolgersi al proprio medico curante.

COS’È IL TAMPONE RAPIDO 

Il tampone rapido rientra nella categoria dei test….

COS’È IL TAMPONE RAPIDO 

Il tampone rapido rientra nella categoria dei test antigenici, che al contrario del tampone classico, ricercano la presenza di proteine del virus – definite antigeni – nel campione prelevato.In questa seconda fase della pandemia diventa sempre più di cruciale importanza riuscire a tracciare in modo rapido gli infetti ed interrompere così la catena di trasmissione del virus .

Viene somministrato come un normale tampone nasofaringeo, ma il risultato è gia disponibile dopo soli 15 minuti (contro 72 ore).Per questo sono stati introdotti per esempio nello screening dei passeggeri in aeroporto e da poco in alcune scuole italiane, con l’obiettivo di monitorare più rapidamente l’eventuale diffusione del virus.

La rapidità comporta però una minore sensibilità del tampone molecolare. Nel caso in cui infatti la carica virale fosse molto bassa, il test potrebbe restituire quindi un falso negativo, anche se stiamo parlando di una sensibilità prossima al 97%.

In caso di positività l’Equipe Medica Tamponi Covid-19 provvederà a contattare il medico di famiglia dell’assistito per avvisarlo del risultato e caricherà i dati sulla piattaforma Covid della Regione.

Il costo del servizio  tampone rapido effettuato dai medici a Casa Vostra  è di 70€, pagherete 30€ come Deposito ed  il saldo verrà fatto direttamente al medico. Riceverete sempre la fattura completa, direttamente dal medico che ha eseguito la prestazione.

COS’È IL TEST SIEROLOGICO RAPIDO

A differenza dei test molecolari e antigenici, i test sierologici non servono per diagnosticare un’infezione in atto, ma per rilevare nel sangue la presenza o meno di anticorpi prodotti in risposta all’infezione cioè ci dice solo se in passato si è entrati in contatto con il virus e se si è contratta l’infezione anche in forma lieve. Per questo motivo non hanno un’utilità diagnostica, ma possono essere utilizzati per mappare l’effettiva diffusione dell’epidemia nella popolazione, anche a distanza di tempo.

Mentre il test sierologico standard è un test quantitativo, che rileva cioè la quantità e la tipologia di anticorpi presenti, i test sierologici rapidi sono di tipo qualitativo: rilevano solo la presenza degli anticorpi (positivo o negativo) e non la loro quantità.

Questi test, effettuati dall’Equipe Medica analizzano il sangue capillare prelevato dal polpastrello tramite un pungidito, simile allo strumento utilizzato dai pazienti che soffrono di diabete.

Rispetto ai test sierologici standard che impiegano circa 48 ore per dare una risposta, questo tipo di test garantisce una risposta in 15 minuti e a prezzi minori, ma è anche leggermente meno affidabile.

Il costo del servizio  test sierologico rapido effettuato dai medici a Casa Vostra  è di 70€, pagherete 30€ come Deposito ed  il saldo verrà fatto direttamente al medico. Riceverete sempre la fattura completa, direttamente dal medico che ha eseguito la prestazione.

COSTI DEI SERVIZI

Il servizio del tampone rapido o del test sierologico rapido effettuato dai Medici a Casa Vostra hanno ognuno un costo di 70,00€, pagherete 30,00€ come Deposito ed  il saldo verrà fatto direttamente al medico.  Il costo di entrambi i test, in unica seduta sarà di 110€, pagherete 50€ come Deposito ed  il saldo verrà fatto direttamente al medico. Riceverete sempre la fattura completa, direttamente dal medico che ha eseguito la prestazione.

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Sessuologia Clinica

Sessuologia Clinica

La sessuologia si può considerare una specializzazione della psicanalisi più che della medicina, cioè le due discipline s’integrano; l’analisi ha bisogno della tecnica e la tecnica ha bisogno dell’analisi e questo è utile per ottenere un ottimo risultato.

La sessuologia è il risultato di un lavoro di equipe. Infatti, eccetto Freud, che per primo si è interessato ai problemi sessuali a livello analitico ed ha cercato di risolverli con la sola analisi ottenendo dei risultati non esaltanti e per di più con una durata di terapia molto lunga nel tempo, altri ricercatori, specialmente americani, hanno iniziato a lavorare in equipe.

I pionieri si possono considerare Master è Jonson; il primo medico e l’altro psicologo analista. Essi seguivano la coppia sotto tutti gli aspetti, cercando con terapie brevi comportamentali, tecniche ed esercizi ben precisi, di risolverne le disfunzioni sessuali che disturbavano il suo buon andamento ed equilibrio.

I due specialisti, miravano alla realizzazione del piacere; infatti, affermavano: ”Il piacere sessuale non è fissato nel vuoto, bensì proviene da un reciproco soddisfacimento dei desideri e dei bisogni di un uomo e di una donna che, fisicamente ed emotivamente, sono fatti l’uno per l’altra.”

Ora il lavoro di Master e Jonson è stato rivisto, ampliato e ulteriormente analizzato da molti altri sessuologi tra i quali, in particolare, da Helen Singe Kaplan, la quale ha cercato di arricchire ulteriormente il bagaglio tecnico sia da un punto di vista psicologico che psicofisico.

In Italia i primi specialisti in sessuologia, si ebbero con la fondazione della Società Italiana di Sessuologia Clinica nel 1977. Ad essa accedevano e accedono ancora solo medici e psicologi preferibilmente specializzati in Psicoterapia.

La disciplina sessuologica è stata importata dall’America in Europa da Willi Pasini e Giorgio Abraham che insieme operavano a Ginevra.

L’equipe cui ho fatto riferimento deve essere composta di varie specializzazioni, ognuna della quali ha la sua importanza per aiutare chi richiede un intervento: Il ginecologo, l’urologo l’andrologo, il neurologo e lo psicologo, preferibilmente se quest’ultimo ha una preparazione analitica poiché spetta a lui il compito di entrare in diretto contatto con i pazienti e le loro ansie.

Quando un paziente si presenta per un qualsiasi disturbo, è necessario fare un’analisi attenta e dettagliata nei minimi particolari del suo problema per far si di non operare senza consapevolezza, ottenendo pessimi risultati.

Il primo intervento da eseguire è quello BIOLOGICO, cioè eliminare eventuali mancanze fisiologiche e qui necessita l’intervento della medicina che, con la sua scienza, può dare il quadro specifico dell’organismo del paziente.

Il secondo intervento, una volta accertato che non ci siano disfunzioni fisiologiche, è quello INVESTIGATIVO. Esso avviene a livello intrapsichico individuale, poi relazionale di coppia, relazionale allargato all’ambiente in cui il soggetto vive (il comportamento in famiglia che è intesa come una piccola società) e infine i fattori, le morali e i valori sociali con le comunicazioni non verbali.

Per dare una risposta e iniziare la terapia, occorrono in media tre sedute; infatti, la formula da adottare con il paziente da parte del terapeuta è composta di tre fattori: ASCOLTARE; CAPIRE E RIFLETTERE, RISPONDERE, cioè deve essere sicuro delle disfunzioni in esame prima di iniziare il percorso terapeutico.

Specialisti in Sessuologia Clinica

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Dr. Giorgio Del Noce
Specialista in Andrologia
Specialista in Urologia
Specialista in Sessuologia Clinica
Specialista in Chirurgia d’Urgenza
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Scienza dell’Alimentazione

Scienza dell’Alimentazione

La Scienza dell’Alimentazione ha per oggetto lo studio degli aspetti medici e biologici della nutrizione. Lo scopo di questa disciplina è quello di migliorare la qualità di vita delle persone e prevenire malattie che possono derivare dalla scorretta assunzione di alimenti (obesità, sovrappeso, sottopeso, ecc.).

La nutrizione viene descritta, sin dai tempi antichi, come un concetto molto semplice: proprio come l’assunzione di medicinali, l’ingerimento di cibo comporta diverse reazioni da parte dell’organismo: può causare malattie o, viceversa, risolvere problemi di salute, a seconda del tipo di regime alimentare.

Il suo compito principale è quello di educare a un alimentazione sana i propri pazienti.

Specialisti in Scienza dell’Alimentazione

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Prof. Giuseppe Maria Rovera
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Specialista in Psicologia Clinica
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Dr.ssa Marzia Mirabelli
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Specialista in Dietologia e Nutrizione
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Psicologia Clinica

Psicologia Clinica

La psicologia clinica è una delle principali branche teorico-applicative della psicologia. Comprende lo studio scientifico e le applicazioni della psicologia in merito alla comprensione, prevenzione ed intervento nelle problematiche psicologiche e relazionali individuali, famigliari e gruppali, compresa la gestione di molte forme di psicopatologia.

Assetti centrali della sua pratica sono la psicodiagnostica e l’intervento psicoterapeutico, che ne rappresenta uno sviluppo specialistico rivolto soprattutto alla presa in carico delle situazioni ove è presente una psicopatologia strutturata. In un senso più ampio, l’operato dello psicologo clinico si rivolge alla prevenzione primaria delle condizioni di disagio personale e relazionale; all’identificazione precoce delle problematiche o patologie; al corretto inquadramento dei fattori psicologici, personologici, famigliari, relazionali e contestuali che generano e mantengono il disturbo; alla gestione clinica, tramite colloqui e tecniche di sostegno psicologico, delle principali tipologie di difficoltà; all’abilitazione/riabilitazione nelle problematiche non integralmente risolvibili; al sostegno all’uscita da una crisi di decisionalità da parte del paziente.

Il termine “clinico” non si esaurisce appunto, come erroneamente a volte si ritiene, nella pratica psicoterapeutica. Esso deriva dal greco clinè (letto), e nella prospettiva medica stava ad indicare la cura fornita al capezzale del malato.

L’erronea equivalenza “psicologia clinica = psicoterapia” è probabilmente individuabile nel significato etimologico del termine, associato ad una prospettiva di intervento medico piuttosto che psicologico. Di qui anche l’identificazione di questa disciplina come “psicologia medica”, dizione in realtà impropria. Il termine “clinico” in medicina è diventato sinonimo di intervento terapeutico e quindi viene riferito alla patologia: in psicologia il termine conserva l’originario significato di cura individuale e viene applicato indipendentemente da un’eventuale patologia del soggetto. Esso corrisponde al “prendersi cura di” (to care) piuttosto che al “curare” (to heal) e quindi è applicato anche nelle situazioni di normalità, per migliorare il soggetto. Il doppio significato del termine, nella medicina rispetto alla psicologia, ha dato origine a non pochi equivoci sul ruolo della Psicologia Clinica stessa nelle sue applicazioni. Nelle declaratorie ufficiali italiane delle discipline universitarie, la psicologia clinica è rubricata nel Settore Scientifico Disciplinare (SSD) “M-PSI/08”, stabilito dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica.

In effetti la storia della psicologia clinica è stata segnata dalla diatriba concernente il passaggio dal modello medico al modello psicologico di intervento, dato che il primo si era mostrato insufficiente e spesso inappropriato per rispondere alle esigenze di chi richiede una consulenza psicologica.

La psicologia clinica è caratterizzata, altresì, non solo dai suoi possibili ambiti di applicazione, ma anche dall’assunzione di un particolare vertice esplorativo, e di una specifica metodologia conoscitiva e d’intervento. In particolare essa può essere connotata come scienza idiografica, quindi volta allo studio di ogni singolo caso nella sua unicità (v. Immagine idiografica).

La cornice epistemologica psicologico-clinica sottolinea:

La stretta interrelazione individuo-contesto, che vede l’oggetto d’analisi come incomprensibile senza considerare la rete relazionale ed ambientale nel quale è inserito; La centralità della relazione tra clinico e consultante; L’importanza di un setting adeguato, co-costruito, che dia la possibilità di attribuire un senso alla relazione; Il cambiamento, non più visto esclusivamente come “cura”, ma come sviluppo dell’individuo verso modalità simbolico-rappresentazionali, e quindi comportamentali-relazionali, che possano essere più funzionali al suo contesto di vita.

Specialisti in Psicologia Clinica

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Prof. Giuseppe Maria Rovera
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Specialista in Psicologia Clinica
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Professoressa Chiara Manieri

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Prof.ssa Chiara Manieri
Specialista in Andrologia
Specialista in Endocrinologia

Prof.ssa Chiara Manieri

La Prof.ssa Chiara Manieri, specializzata in ENDOCRINOLOGIA e MALATTIE del RICAMBIO ed in ANDROLOGIA si occupa delle affezioni delle ghiandole endocrine, delle malattie del metabolismo e della salute generale, sessuale e riproduttiva dell’uomo. I settori più specifici di interesse comprendono: i disturbi del ciclo femminile a qualsiasi età, la gestione della menopausa e dell’aging in entrambi i sessi, i trattamenti ormonali nelle disforie di genere.

Salute Generale e Salute Riproduttiva del maschio in ogni età

      • Sviluppo puberale e sue anomalie
      • Ipogonadismo maschile ed infertilità
      • Aging maschile e disturbi della sfera sessuale

Disturbi del ciclo mestruale

a) Nell’ adolescente

      • Amenorrea –Oligomenorrea post puberali
      • Sindrome Premestruale
      • Dismenorrea
      • Sindrome dell’ovaio micropolicistico
      • Alterazioni mestruali e disturbi del comportamento alimentare (DCA)
      • Ipertricosi, acne androgenica e rarefazione del capillizio
      • Ipogonadismi congeniti ed acquisiti

b) Nell’ età giovanile

      • Amenorrea – Oligomenorrea da stress
      • Alterazioni mestruali post pillola
      • Iperprolattinemie
      • Alterazioni mestruali in affezioni tiroidee
      • Irsutismo – alopecia androgenetica
      • Ipogonadismi primari e secondari
      • Contraccezione ormonale

c) Nell’età matura

      • Sindrome climaterica
      • Alterazioni del tono dell’umore ed irregolarità mestruali
      • Sovrappeso ed irregolarità mestruali.
      • Sindrome menopausale e gestione terapie ormonali sostitutive
      • Stili di vita e benessere nell’ageing

Disturbi della sfera sessuale in entrambi i sessi

      • Disturbi del desiderio sessuale
      • Disfunzione erettile
      • Eiaculazione precoce
      • Disturbi da dolore sessuale (dispareunia, vaginismo)
      • Disfunzione sessuale dovuta ad una condizione medica generale
      • Disfunzione sessuale indotta da sostanze

Infertilità di coppia

      • Valutazione diagnostica di coppia
      • Gestione di primo livello

Disforie di Genere

      • Inquadramento e gestione trattamenti ormonali gender affirming
      • Gestione terapie sostitutive post chirurgiche

Curriculum Vitae Europeo Prof.ssa Chiara Manieri

INFORMAZIONI PERSONALI

CHIARA MANIERI
Libero professionista – specialista in ENDOCRINOLOGIA e MALATTIE del RICAMBIO ed in ANDROLOGIA, già Dirigente Medico-Prof Aggregato presso la S.C.ENDOCRINOLOGIA, DIABETOLOGIA e METABOLISMO U. A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino – Molinette
Studio: C° G.Agnelli 6 10137 Torino
Nazionalità
Italiana
Data di nascita
08 08 1953
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
•Date (da – a)
Da 1967 a 1972
•Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
Liceo Classico – C. Botta Ivrea (TO)
•Date (da – a)
•Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
Da 1972 a 1978
Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università di Torino
Laurea il 28 06 1978 (110/110 lode + dignità di stampa + menzione)
Titolo tesi: Il trattamento dell’irsutismo femminile mediante anti-androgeni. Osservazioni personali su una casistica di 23 casi di irsutismo idiopatico trattati con CPA/EE.
Abilitazione all’esercizio professionale nel dicembre 1978
Iscrizione all’Ordine dei Medici di Torino il 27 febbraio 1979 ( cod iscrizioneN°10243)
Abilitazione all’esercizio della Medicina Ospedaliera nel 1979 (a norma della legge 148/75) dopo tirocinio pratico c/o Molinette Reparto Medicina Generale D – Prof V.Nazzi) (giudizio finale: ottimo)
•Date (da – a)
Da 1978 a 1981
•Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Ricambio
Università di Torino
Specializzazione il 24 07 1981 (70/70 lode)
Titolo tesi: Attività anti-androgena dello spironolattone: sperimentazione a breve termine in maschi normali ed impiego terapeutico in donne con irsutismo.
•Date (da – a)
Dal 1982 a 1985
•Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
Scuola di Specializzazione in Andrologia
Università di Torino
Specializzazione il 27 06 1985 (70/70 lode)
Titolo tesi: Attuali acquisizioni sulla neuro-regolazione gonadotropinica nel maschio
FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE
ESPERIENZA LAVORATIVA
• Date (da – a)
Dal 1979 al 1987
• Nome e indirizzo del datore di lavoro
Università degli Studi di Torino
Medico Interno universitario con mansioni assistenziali
Dal 1981 al 1989
Medico di Medicina Generale convenzionato SSN con l’ USL 32 (Moncalieri)
Dal 1987 a 1989 sostituta specialisti convenzionati SSN presso strutture ambulatoriali diabetologiche del territorio
Dal 1987 RICERCATORE Universitario confermato (settore Med 013) presso la Divisione di Endocrinologia (nelle varie denominazioni che si sono succedute negli anni)
• Tipo di azienda o settore
Ultima denominazione: SC ENDOCRINOLOGIA, DIABETOLOGIA E METABOLISMO U (Direttore Prof.E. GHIGO)
DIPARTIMENTO di MEDICINA INTERNA poi divenuto SCIENZE MEDICHE
Dal 1990 al 1998: qualifica assistenziale di AIUTO (rinnovata fino al 1998 quando denominazione decaduta), quindi equiparata al DIRIGENTE MEDICO ospedaliero.
Professore aggregato in Endocrinologia dall’anno accademico 2005-2006 alla quiescenza
Responsabile del S.S. Andrologia, Seminologia e Crioconservazione, Disturbi d’Identità di Genere – Dipartimento di Medicina ,. A.O.”Città della Salute e della Scienza di Torino”-Molinette (2009 – 2014)
Coordinatore delle Attività Cliniche del C.I.D.I.Ge.M. dal 2013 al 30 settembre 2014.
In quiescenza dal ruolo universitario dal I ottobre 2014
Libero Professionista dal I ottobre 2014: www.manieristudiomedico.it
Incarico assistenziale della A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino per il ruolo di endocrinologo del C.I.D.I.Ge.M dal I ottobre 2014 al 30 settembre 2015 (a titolo gratuito)
Medico frequentatore presso la SC Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo da inizio 2016 a tutt’oggi.
Tuttora afferente al Dipartimento Universitario di Scienze Mediche in qualità di collaboratore alla ricerca ed alla didattica
• Tipo di impiego
ATTIVITA’ CLINICA e di RICERCA
• Principali mansioni e responsabilità
Negli ambiti dell’ANDROLOGIA ed ENDOCRINO-GINECOLOGIA:
Organizzazione di Equipes di lavoro (coordinamento tra varie figure professionali); creazione di percorsi aziendali diagnostico-terapeutici facilitati per le patologie complesse.
Turni assistenziali sia ambulatoriali che di reparto comprese guardie divisionali ed interdivisio nali.
Organizzazione di protocolli operativi con coinvolgimento del Day Hospital – Day Service aziendali
Settore di endocrino-ginecologia: servizio ambulatoriale svolto dal 1978 al 30 settembre 2014. Organizzazione e gestione di percorsi tra questo servizio e la Genetica, l’Endocrinologia pediatrica (O.I.R.M. S.Anna), la Ginecologia universitaria per le specifiche patologie.
Tipologia di pazienti: irsute con o senza alterazioni del ciclo mestruale, affette da SAG o PCOS. Donne con sindrome menopausale e/o disturbi metabolici.
Per garantire un’adeguata valutazione clinica ha posto le basi per lo sviluppo di dosaggi ormonali specifici (tipo il 3α ADG plasmatico e l’AMH) nonché lo sviluppo di protocolli diagnostici sia di primo che di II livello, periodicamente aggiornati in accordo con le L.G. nazionali ed internazionali più accreditate.
Settore di Andrologia: creazione del servizio ambulatoriale nel 1988, attivazione del settore seminologico c/o il Laboratorio di Endocrinologia dal 1989 con la collaborazione della biologa responsabile (Dott.ssa A. Bertagna), ponendo le basi del Centro Dipartimentale di ANDROLOGIA poi modificato in S.S. Andrologia, Seminologia e Crioconservazione, Disturbi d’Identità di Genere – Dip di Medicina, A.O.U.”Città della Salute e della Scienza di Torino”-Molinette di cui è stata Responsabile dal 2001 al 30 settembre 2014.
In questo settore ha sviluppato l’assistenza ambulatoriale creando percorsi diagnostici facilitati con altri Servizi aziendali: radiologia, urologia, psichiatria, psicologia, genetica. Ha sviluppato il settore di diagnostica clinica mediante l’attivazione di un servizio di ecografie e doppler
dedicati, di diagnostica di laboratorio sia sul versante dei dosaggi ormonali (inibina B), sia sul settore seminologico. Attualmente il laboratorio di seminologia della S.S. Andrologia è l’unico laboratorio della sede Molinette ed effettua gli esami seminali standard con refertazione aggiornata all’ultima revisione del manuale WHO (2010).
Dal 2008 ha coordinato il team di biologi e biotecnologi che si occupano di metodiche di valutazione della cromatina nemaspermica, nella diagnostica dell’infertilità maschile idiopatica e nel follow up di pazienti oncologici. All’inizio del 2013 ha organizzato l’offerta di questi tests per lo studio del DNA (OAT, SCSA, annessina, NBT) e Tunel test nella diagnostica dei pazienti infertili in regime LP aziendale da parte del laboratorio di seminologia.
Tipologia di pazienti: affetti da disturbi della sfera sessuale e riproduttiva, infertili, ipogonadici.
Nel 2000 ha realizzato l’attivazione del Servizio di crioconservazione del seme per pazienti oncologici, convenzionato S.S.N. (unico con tali caratteristiche in Regione), mediante la collaborazione con la Fondazione S. Paolo di Torino che ha permesso l’acquisizione della strumentazione iniziale e l’attivazione di borse di studio finalizzate per collaboratori medici da allora al 2010. Il Servizio è tuttora attivo con un totale di criodepositi che attualmente supera i 1500.
Nel 2005 ha collaborato attivamente alla creazione del C.I.D.I.Ge.M. (Centro Interdipartimentale per i Disturbi dell’Identità di Genere in Molinette – ora Centro Interdipartimentale Disforia di Genere Molinette) in cui ha sempre ricoperto il ruolo di ENDOCRINOLOGO e, dal 2013, anche quello di Coordinatore delle Attività Cliniche, ruolo creato dall’ Azienda per garantire l’effettiva interdisciplinarietà del servizio medesimo. Come tale ha collaborato al trattamento integrato dei soggetti con disforia di genere mantenendo anche i rapporti con ONIG Piemonte ed i professionisti del settore operativi in Regione. Nel 2015, già in quiescenza dal ruolo universitario, come medico volontario riconosciuta dalla Direzione Generale, ha seguito una complessa trattativa con l’Assessorato della Regione ottenendo la delibera che ha definito il C.I.D.I.Ge.M. come centro “ESPERTO” in accordo con le aggiornate normative regionali. Con il ruolo di Medico Frequentatore Volontario ha partecipato alle supervisioni dei pazienti e collaborato alla gestione dei casi complessi fino a tutto il 2017.
Ha organizzato svariati Meetings, sia in Azienda che in altre sedi, su temi inerenti gli specifici campi di attività, coinvolgendo altre figure professionali e creando sinergie sia intellettuali che operative di estrema utilità e successo, che si stanno mantenendo negli anni.
Nello specifico della DISFORIA di GENERE ha curato percorsi formativi aziendali per il personale sanitario, finalizzati alla conoscenza approfondita di questa realtà ed al contrasto dei pregiudizi trans fobici. Nel 2012, insieme al team dei professionisti C.I.D.I.Ge.M., ha organizzato The First Transsexualism European Meeting (primo Convegno Internazionale europeo sulla salute ed il trattamento dei soggetti transessuali).
Ha sempre collaborato con le Associazioni di pazienti per ciò che concerne il supporto scientifico alle specifiche problematiche inerenti le singole patologie (ANIPI, Associazioni Pazienti Klinefelter ecc).
Negli ultimi anni ha organizzato campagne di informazione e formazione per giovani maschi nell’ambito dell’educazione alla sessualità ed alla prevenzione dell’infertilità (secondo le linee della SIAMS: progetto ANDROLIFE, nello specifico del territorio piemontese). Dal 2014 ha coordinato un progetto in sinergia con l’ A.N.P.E. (Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani) per interventi formativi sia per docenti delle scuole secondarie di secondo grado che per allievi in tema di educazione all’affettività consapevole e responsabile.
Tipo di impiego
ATTIVITA’ DIDATTICA
• Principali mansioni e responsabilità
Sia istituzionale che extra dalla conferma nel ruolo (1987) alla quiescenza.
Attivita’ didattica istituzionale nel Corso Integrato di Laurea Specialistica (lezioni frontali, ADI ed ADE); titolare dei corsi di Endocrinologia nel Canale C (II e III anno) del Corso di Laurea in Infermieristica – sede TO – Molinette-Rosmini –titolare del corso di Andrologia avanzata nella Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e malattie del Ricambio, del Corso di Endocrinologia della Scuola di Specializzazione in Genetica Medica .Dal 1990 al 2012 titolare del Corso di Endocrinologia della Scuola di Specializzazione in Gastroenterologia sempre presso la Scuola di Medicina dell’Università di Torino.
Docente nel MASTER in Oncologia Prostatica.
Docente dal 1991 nei Corsi di formazione per Medici di Medicina Generale; dal 2005 titolare, nel corso triennale della Regione Piemonte di Formazione in Medicina Generale, dei seminari di endocrinologia ginecologica ed andrologia. Attualmente nel “Corso di Formazione in Medicina Generale” della Regione Piemonte. docente incaricato per il triennio 2017-2020 per i medesimi settori di Endocrinologia ginecologica ed Andrologia Medica.
Docente dal 1994 della Scuola Superiore di Sessuologia Clinica di Torino. Ha, da oltre 20 anni, gestito incontri formativi monografici di argomento endocrino-metabolico e andrologico sempre destinati a Medici Generali e a Specialisti in varie strutture sanitarie piemontesi e nazionali. Questa attività è stata ulteriormente potenziata successivamente al pensionamento (ottobre 2014)
Tuttora (a.a. 2019-2020) docente nel MASTER di II livello in Andrologia “A.Tamagnone” per le sessioni: Deficit erettile e Disturbi Identità di Genere. Dall’a.a.2018-2019 docente al Master di II livello:”ANDROLOGIA, ENDOCRINOLOGIA della RIPRODUZIONE e MEDICINA della SESSUALITA’ presso l’Università di Torino.
Dal 1999 al 2004 è stata membro della Commissione didattica della Società Italiana di Endocrinologia (SIE) nel cui ambito ha collaborato alla stesura ed effettuazione dei Corsi biennali di aggiornamento per gli endocrinologi italiani.
E’ stata docente ai corsi di aggiornamento gestiti dalla Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) nel cui ambito è stata membro della commissione didattica dal 2004 al 2008.
Tipo di impiego
ATTIVITA’ SCIENTIFICA
• Principali mansioni e responsabilità
Negli ambiti istituzionali e societari dei settori di attività.
Come membro attivo di Società scientifiche di rilievo (SIE,SIAMS,EEA) e dell’ Osservatorio Nazionale dell’identità di genere (ONIG).
Dal novembre 2008 al novembre 2012 è stata membro del Direttivo della SIAMS e dal 2013 al 2017 membro della Commissione Didattica. Dal 2005 a tutt’oggi è Responsabile della Sezione piemontese SIAMS in cui, insieme a colleghi andrologi e psicologi, mantiene un vivace programma di attività seminariali, didattiche e di aggiornamento anche in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Ricambio. Nello specifico dal 2009 collabora con la Sezione lombarda della SIAMS nell’organizzazione e gestione degli incontri periodici di formazione per andrologi: “I sabati dell’Andrologia”ed altri incontri monotematici “SIAMS” che vengono organizzati alternativamente in Lombardia o in Piemonte.
Dal 2009 al 2011 è stata membro della Commissione Aggiornamento della SIE (regolare produzione trimestrale di revisioni della più recente produzione scientifica di settore). Dal 2011 membro della Commissione “Attività Cliniche, Sviluppo Professionale, DRG.
Socio fondatore dell’Associazione della Scuola di Sessuologia di Torino (ASST) nell’ambito della quale è tuttora docente e collaboratore per eventi di settore.
Nel 2014 ha redatto, in qualità di rappresentante SIAMS del Piemonte, un progetto di intervento formativo per le scuole con l’ANPE Piemonte (già citato)
.
E’ stata Autore o co-autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali (oltre 100 lavori a stampa), riviste di divulgazione medica e capitoli di libri scientifici di cui esistono elenchi specifici anche nel sito istituzionale dell’ Ateneo di Torino – UGOV).
Ha presentato comunicazioni orali e lectures a svariati convegni e Congressi sempre su temi di andrologia ed endocrino-ginecologia (oltre 200 abstracts ) .
CAPACITÀ E COMPETENZE PERSONALI
Acquisite nel corso della vita e della carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi ufficiali.
Competenze nell’ambito della medicina interna con particolare riferimento alle branche di endocrinologia e di andrologia medica, maturate in oltre 40 anni di attività clinica di cui la maggior parte in ambiente universitario. La capacità di gestione clinica di situazioni complesse è documentata dal fatto che la sottoscritta è tuttora interpellata per consulenze da parte di colleghi che operano in altre strutture sia in Piemonte che in altre regioni.
Ha coordinato la creazione del centro per la crioconservazione del seme per i pazienti oncologici
Ha esperienza pluriennale nella gestione del trattamento ormonale “cross sex/gender affirming” nei soggetti con Disforia di Genere.
MADRELINGUA
Lingua Italiana
ALTRE LINGUE
Inglese
• Capacità di lettura
OTTIMA
• Capacità di scrittura
BUONA
• Capacità di espressione orale
DISCRETO
CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI
Vivere e lavorare con altre persone, in ambiente multiculturale, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in squadra (ad es. cultura e sport), ecc.
La sottoscritta ha realizzato il servizio di Andrologia presso la struttura di appartenenza sapendo aggregare colleghi medici, biologi, personale di laboratorio e giovani in formazione grazie alle capacità di motivare e stimolare l’interesse scientifico finalizzato ai progetti da sviluppare, coniugando questi aspetti con l’attenzione alla situazione umana dei collaboratori e degli utenti. Ha saputo collaborare con svariate realtà operative all’interno dell’azienda Molinette per creare percorsi facilitati per specifiche problematiche cliniche, migliorando la fruibilità dei servizi da parte degli utenti.
Anche nel settore, molto complesso e delicato, della Disforia di Genere (DG) rappresenta tuttora un punto di riferimento all’interno dell’Equipe medico-psicologica ed ha avuto un rapporto molto positivo con la quasi totalità degli utenti.
Negli ultimi anni ha creato un gruppo di professionisti operativi nell’ambito dell’Andrologia, sia in ambito psicologico che medico, sotto l’egida della SIAMS Piemonte, molto efficiente nella collaborazione sia clinica che scientifica (partecipazioni a campagne preventive, attività congressuali ecc). Ogni anno coordina l’organizzazione di 2 eventi scientifici di settore in ambito regionale o macro-regionale con la Sezione SIAMS-Lombardia.
O.
CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE
Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato (ad es. cultura e sport), a casa, ecc.
La capacità di cogliere esigenze e problematiche nelle più diverse realtà professionali ed extra professionali e di coordinare le risorse umane ed ambientali disponibili sono sue caratteristiche peculiari che le permettono di raggiungere traguardi interessanti anche in situazioni con scarse disponibilità di mezzi e di supporti.
Dall’ a.a. 2015-2016 è iscritta alla Facoltà di Teologia della Università Pontificia Salesiana-sezione di Torino dove frequenta i corsi e sostiene esami curriculari (Matricola N°20378T)
Dal 2015, in qualità di libero professionista, ha aggregato colleghi specialisti con cui collabora su specifici progetti assistenziali in ambito endo-ginecologico ed andrologico soprattutto orientati alla salute nell’aging. (www.manieristudiomedico.it)
CAPACITÀ E COMPETENZE TECNICHE
Con computer, attrezzature specifiche, macchinari, ecc.
INFORMATICA
Utilizzo corrente ambiente Windows pacchetto office (Word, Powerpoint, Excel, Access)
Internet (consultazione, ricerca, mail)
PATENTE O PATENTI
Patente guida veicoli tipo B
si autorizza il trattamento dei dati personali in conformità al GDPR 679/2016.
Data 13-05-2020 Firma

endocrinologa e androloga

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Professor Giuseppe Maria Rovera

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Prof. Giuseppe Maria Rovera
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Specialista in Psicologia Clinica

Prof. Giuseppe Maria Rovera

Autore di 29 pubblicazioni su riviste internazionali e 43 pubblicazioni su riviste nazionali, e 152 abstract presentati a Congressi Nazionali e Internazionali.
Docente Master II livello in “ Dietetica e Nutrizione clinica”
Corso di Laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica (settore MED/25) “dell’Adolescenza “.
Corso di Laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica
“ Disturbi Psicogeni del Comportamento Alimentare” Università degli Studi di Torino
Già Presidente Nazionale ANSISA ( Associazione Nazionale Specialisti in Scienza dell’Alimentazione)
Già nel Consiglio Direttivo Nazionale SIO ( Società Italiana Obesità)
Già Segretario Nazionale SIO ( Società Italiana Obesità)
Presidente Piemonte e Valle d’Aosta SIO ( Società Italiana Obesità)
Comitato di Progetto EAT – GSD Foundation

Le sue aree più specifiche d’intervento comprendono:

  • Grave Obesità
  • Disturbi del comportamento Alimentare
  • Alimentazione e Sport
  • LGTBQ e Percorso Psiconutrizionale

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome Indirizzo

Telefono Fax E-mail

Nazionalità Data di nascita

ESPERIENZA LAVORATIVA

• Date (da – a)
• Nome e indirizzo del datore di

lavoro

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego

• Principali mansioni e responsabilità

1

Rovera Giuseppe M.

Corso Einaudi 28 TORINO, Italy. 10129

Italiana
6 Agosto 1965 a Torino

Giugno-Luglio 91

Eating Disorders Unit – presso il Reparto Universitario diretto dal Prof. Graham Burrows, Department of Psychiatric University of Melbourne –

Australia.

Visiting Physician

1993

Titolare di borsa di studio presso Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica di Torino ( prof. Franco Balzola )

Borsista

17/12/93 – 30/04/96

Incarico di supplenza a tempo pieno come Dirigente Medico I ° Livello Dirigenziale – Fascia B – Dietetico (Assistente Medico ) presso Servizi di Dietetica e Nutrizione Clinica – Primario Prof. Franco Balzola. Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino.

Dirigente Medico I ° Livello Dirigenziale – Fascia B – Dietetico

1/05/96 – 20/08/97

Department of Medicine and Division of Transplantation Medicine at

the University of Pittsburgh, Pittsburgh, PA. USA.

Visiting Assistant Professor of Medicine

21/08/97 – 23/10/97

Nutritional Restart Center Hopkinton MA and at the Metabolic Support Services, Brigham and Women’s Hospital, Harvard Medical School, Boston MA.

Visiting Assistant Professor of Medicine

1/12/97 – 25/11/98

Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica – Primario Prof. Franco Balzola Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino.

Incarico di supplenza a tempo pieno come Dirigente Medico I ° Livello Dirigenziale – Dietetico

1/12/98 – 31/06/04

Ospedale Evangelico Valdese di Torino.

Medico Responsabile della Struttura Complessa di Dietetica e Nutrizione Clinica

5/09/13 -30/11/17

Principali mansioni e responsabilità

Medico Referente Nutrizionista presso “Casa per la salute della mente “ Comunità DAHU per i Disturbi del Comportamento Alimentare. Brusson ( AOSTA)

1/12/17 -31/08/19

Direttore Sanitario presso DAHU – Struttura Residenziale Terapeutica Riabilitativa per Disturbi Alimentari e Disturbi della Mente negli Adolescenti e negli Adulti. Brusson
( AOSTA). Gruppo Codess ( con contratto da libero professionista) .

1/09/19 – Presente

Medico Referente Nutrizionista presso “Casa per la salute della mente “ Comunità DAHU per i Disturbi del Comportamento Alimentare. Brusson ( AOSTA)

1/1/10 – Presente

Casa di Cura e di Riposo San Luca , Eremo di Pecetto (Torino).

Primario Unità di Medicina II – Disturbi dell’Alimentazione, AFO Medicina ( con contratto da libero professionista) .

1/09/15 – Presente

Policlinico Ponte San Pietro , Ponte San Pietro ( Bergamo) – Gruppo Ospedaliero San Donato Milanese – GSD Coordinatore Scientifico presso il Centro per i Disturbi dell’Alimentazione
“ Programma di Riabilitazione Nutrizionale per la Grave Obesità” ( con contratto da libero professionista) .1/02/19 – 30/09/19

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

• Date (da – a)

• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

• Qualifica conseguita

• Livello nella classificazione nazionale (se pertinente)

• Date (da – a)

• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

• Qualifica conseguita

• Livello nella classificazione nazionale (se pertinente)

• Date (da – a)

• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

• Qualifica conseguita

Policlinico Ponte San Donato ( Milano) – Gruppo Ospedaliero San Donato Milanese – GSD Coordinatore Scientifico presso il Centro per i Disturbi dell’Alimentazione “ Programma di Riabilitazione Nutrizionale per la Grave Obesità” ( con contratto da libero professionista) .

Luglio 1983

Collegio San Giuseppe di Torino.

Diploma di Maturità Scientifica

25 Marzo 1991

Università degli Studi di Torino. Titolo della Tesi: “Approccio al trattamento dietetico nel paziente affetto da anoressia nervosa”.

Laurea in Medicina e Chirurgia. Votazione: 100/110.

14 Luglio 1995

Università di Pavia

Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione Votazione: 50/50 e lode.

CAPACITÀ E COMPETENZE PERSONALI

Acquisite nel corso della vita e della carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi ufficiali.

8 Luglio 2002

Università di Torino

Specializzazione in Psicologia Clinica Votazione: 70/70 e lode.

PRIMA LINGUA

• Capacità di lettura
• Capacità di scrittura

• Capacità di espressione orale CAPACITÀ E COMPETENZE

RELAZIONALI

Italiano

Inglese Ottima Ottima Ottima

OTTIME Attività i service 2009-2010 Torino Sud Ovest . Distretto 2030

Presidente del Rotary Club

Vivere e lavorare con altre persone, in ambiente multiculturale, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in squadra (ad es. cultura e sport), ecc.

CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE

Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato (ad es. cultura e sport), a casa, ecc.

Svolge come libero professionista attività di coordinamento di struttura complessa ospedaliera

CAPACITÀ E COMPETENZE TECNICHE

Con computer, attrezzature specifiche, macchinari, ecc.

ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE

Competenze non precedentemente indicate.

Lezioni

Tecnica Psichiatria Facoltà di

CFU 2 Chirurgia

PATENTE O PATENTI

ULTERIORI INFORMAZIONI

Microsoft word, excel, power point

• Autore di 29 pubblicazioni su riviste internazionali e 43 pubblicazioni su riviste nazionali, e 152 abstract presentati a Congressi Nazionali e Internazionali.

2017- Presente Docente Master II livello in “ Dietetica e Nutrizione clinica” . Università degli Studi di Pavia.

“ Chirurgia Bariatrica dell’Obesità”
2006- 2014 Professore a Contratto – Corso di Laurea in della Riabilitazione Psichiatrica (settore MED/25) “

dell’Adolescenza “. Università degli Studi di Torino-

Medicina e Chirurgia San Luigi Gonzaga

2014- Presente Professore a Contratto – Corso di Laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica (settore MED/09)

“ Disturbi Psicogeni del Comportamento Alimentare” Università degli Studi di Torino- Facoltà di Medicina e

Patente B

2008- 2014 Presidente Nazionale ANSISA ( Associazione Nazionale Specialisti in Scienza dell’Alimentazione)

2014- 2016 Consiglio Direttivo Nazionale SIO ( Società Italiana Obesità) .

2016- 2018 Segretario Nazionale SIO ( Società Italiana Obesità) 2012- Presente Presidente Piemonte e Valle d’Aosta SIO

2019-Presente Comitato di Progetto EAT – GSD Foundation

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Professor Andrea Cavalot

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Prof. Andrea Cavalot
Specialista in Otorinolaringoiatria
Specialista in Chirurgia Cervico-Facciale

Prof. Andrea Cavalot

Autore di oltre 100 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali con 30 di esse con I.F.

Presenta una casistica operatoria di oltre 10.000 interventi.

Rappresenta il Centro di Riferimento Nazionale per la riabilitazione fonatoria mediante protesi con l’esecuzione di oltre 3000 interventi con un successo di recupero fonatorio in oltre il 95% dei casi, mediante l’uso di protesi fonatoria e il ripristino di voce tracheoesofagea.

Le sue aree più specifiche d’intervento comprendono:

  • Tumori benigni e maligni della testa e del collo
  • Chirurgia laser
  • Malattie nasosinusali
    – sinusiti
    – poliposi nasosinusali
    – deviazione del setto
    – chirurgia dei turbinati
  • Malattie infiammatorie della gola
  • Malattie delle ghiandole salivari benigne e maligne
  • Trattamento del russamento e dell’OSAS nell’adulto e nel bambino
  • Malattie della voce (fonochirurgia)
  • Manifestazioni extraesofagee del reflusso gastroesofageo
  • Trattamento del diverticolo di Zenker in chirurgia endoscopica
  • Chirurgia estetica del naso e dell’orecchio
  • Recupero della voce in pazienti laringectomizzati

Ed inoltre:
oltre 500 Interventi di Femminilizzazione della voce in pazienti LGTB: nei pazienti trasgender si effettuano trattamenti per assumere una voce adeguata al sesso acquisito, sia mediante chirurgia sia mediante riabilitazione logopedia.

PROF ANDREA CAVALOT
Nato a Torino il 30 .05.1960 ed ivi residente in Via Cellini 37
Maturità Classica nel 1979
LAUREA IN Medicina e Chirurgia il 17 luglio 1986 discutendo una tesi di Laurea in
Otorinolaringoiatria dal titolo: “Studio dell’evoluzione clinica della paralisi del nervo faciale
mediante indagini comparative elettrogustometriche, elettromiografiche, elettroneuronografiche,
audiometriche ed impedenzometriche”.
Ha superato l’esame di Stato per l’esercizio per l’abilitazione all’esercizio della Professione
Medica nella seconda sessione del 1986 e si è iscritto all’Ordine dei Medici della Provincia di
Torino il 23.02.87.
Si è specializzato in Otorinolaringoiatria e Patologia Cervico-Facciale presso l’Università degli
Studi di Torino il 30.10.1990 discutendo una tesi dal titolo: “ Valutazione TC delle metastasi
linfonodali latero-cervicali da Carcinoma della testa e del collo. Esperienza personale in 250 casi”.
È iscritto alla Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale.
È iscritto all’AUORL dal 1987
È iscritto all’AOOI dal 2008
È iscritto all’AIAC dal 1996
È iscritto all’European Retinoids Research Group (ERRG) dal 1998
Dall’11 marzo 1991, assunto di ruolo presso la II Clinica ORL dell’Università di Torino, con la
qualifica di Collaboratore Tecnico di VII livello. Dalla stessa data equiparato al ruolo di Dirigente
Medico di I Livello.
Dal 1997 responsabile del Blocco Operatorio della Clinica ORL dell’Università.
Dal gennaio ’92 al dicembre ’97 consulente unico specialista ORL presso l’Olivetti s.p.a.
Nel marzo 2000 titolare di assegnazione di £ 25.000.000 per la Ricerca Sanitaria Finalizzata
Regionale bando n. 23-26314 del 21 dicembre 1998 per una ricerca dal titolo: “ Studio delle
molecole di adesione nei carcinomi squamosi della testa e del collo. Possibilità di utilizzo in una
nuova stadiazione molecolare dei tumori della testa e del collo”.
Nel luglio 2001 titolare di un Finanziamento Regionale di £ 23.500.000 Art. 22 L.r. 61/97;
contributi per particolari iniziative in ambito sanitario, per la realizzazione, produzione e
distribuzione di un CD ROM dal titolo: ” Identificazione e trattamento delle complicanze legate
all’uso delle protesi fonatorie”.
Nell’agosto 2001 titolare di assegnazione di £ 30.000.000 per la Ricerca Sanitaria Finalizzata
Regionale bando n.570 del 21 dicembre 2000 per una ricerca dal titolo: “ Validazione di un
protocollo non invasivo per la prevenzione di tumori naso-sinusali in lavoratori esposti a fattori di
rischio”.
In data 15 ottobre 2003 ha sostenuto e vinto Concorso a Ricercatore Confermato in
Otorinolaringoiatria presso l’Università degli Studi di Torino.
Dal giugno 2006 Professore Aggregato presso la Clinica Otorinolaringoiatria dell’Università di
Torino.
Dal 20.10.2008 Direttore della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale S.Croce
di Moncalieri ASLTo5.
Nel 2014 ha conseguito l’idoneità nazionale a professore di prima fascia.
Autore di oltre 100 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali con 30 di esse con I.F.
presenta una casistica operatoria di oltre 10.000 interventi.
Attività didattica
Dal 1991 svolge attività didattica con partecipazione alle commissioni d’esame del Corso di
Laurea in Medicina e Chirurgia in modo continuativo.
Ha svolto attività di didattica integrativa nella Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria,
per l’insegnamento di Clinica Otorinolaringoiatrica II anno, per gli AA ‘97-’98, ‘98-’99, ‘99-2000,
2000-’01, ‘01-’02,02-03,03-04,04-05,05-06,06-07, 07-08 e di Tecnica Chirurgica nel 2001-’02.
Ha svolto attività di didattica integrativa nell’ambito del D.U. di Logopedia per gli AA.
‘98-’99,‘99-2000, ‘00-’01, ‘01-’02, 02-03, 03-04, 04-05,05-06,06-07,07-08.
Ha svolto attività di didattica integrativa nell’ambito della Scuola di specializzazione in Oncologia
per l’AA 2000-’01, ‘01-02, 02-03, 03-04,04-05,05-06,06-07,07-08.
Titolare dell’insegnamento di Otorinolaringoiatria presso il D.U. di Igiene dentaria dal 2006
Titolare dell’insegnamento di Otorinolaringoiatria presso la Scuola di specializzazione in
Allergologia ed Immunologia dal 2006
Docente al Master di II Livello in “Oncologia Cervico-Cefalica” diretto dal Prof. Cortesina nell’aa.
2003-2004
Docente ai Master di II Livello in “Deglutologia” diretto dal Prof. Schindler negli aa. 2006-2007 e
2007-2008
Docente al Master di II Livello in “Andrologia Chirurgica” diretta dal Prof. Fontana dall’aa. 2006 a
tutt’oggi
Ha curato l’organizzazione e la Segreteria Scientifica del Whorkshop Internazionale tenutosi a
Torino il 5-6-7 marzo 1992 dal titolo “ Le recidive loco-regionali del distretto cervico-facciale”.
Ha curato l’organizzazione e la Segreteria Scientifica del Whorkshop Internazionale tenutosi a
Torino il 3-5 aprile 1997 dal titolo “ I Carcinomi della testa e del collo nell’anziano”.
Ha curato l’organizzazione e la Segreteria Scientifica della Consensus Conference “Il Cancro della
Laringe: strategie diagnostiche e terapeutiche” tenutosi a Torino l’8-9-10 marzo 2001. Dei primi
due Workshop ha inoltre curato la stesura degli Atti.
Ha organizzato dal 1998 al 2006 quattordici corsi teorici pratici dal titolo “ Indicazioni,
applicazione e gestione della protesi fonatoria”. Rappresenta il Centro di Riferimento Nazionale
per la riabilitazione fonatoria mediante protesi con l’esecuzione di oltre 300 interventi.

Maestro Salvatore Barile, pur laringectomizzato, può eseguire ugualmente un brano alla tromba

Voce in paziente prima intervento di approssimazione cricotiroidea

Voce in paziente post intervento di approssimazione cricotiroidea


acufeni acufeni Rimuovi il termine: gola gola Rimuovi il termine: infezioni gola infezioni gola Rimuovi il termine: infezioni naso infezioni naso Rimuovi il termine: naso naso Rimuovi il termine: orecchio orecchio Rimuovi il termine: otorino otorino Rimuovi il termine: sinusite sinusite Rimuovi il termine: timpano timpano

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Perdere peso

Perdere Peso

Per coloro che sono in sovrappeso e obesi, perdere peso è importante per una serie di motivi. Molti si sentono autocoscienti e quasi tutti rischiano di sviluppare complicazioni per la salute potenzialmente letali a causa di ciò, tra cui diabete, malattie cardiovascolari, problemi agli organi e cancro.

Perdere peso di solito richiede forza di volontà e determinazione e, per quanto possibile, molte persone lottano ancora non solo per perdere peso, ma anche per mantenerlo a lungo termine.

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Perdere i capelli

Perdere i Capelli

Se sei uno dei 25 per cento degli uomini che iniziano a diventare calvi quando hanno trent’anni, le cose possono sembrare piuttosto senza speranza. Tuttavia, se i tuoi capelli finiscono nel foro della spina ogni mattina, potrebbe non essere così male come pensi.

10 cose che devi sapere sulla perdita di capelli maschile

Sapevi che la caduta dei capelli non è la stessa di diventare calvo? Per aiutare a distinguere i fatti dalla finzione, abbiamo raccolto un elenco delle dieci cose che devi sapere sulla perdita dei capelli.

10 cose che devi sapere sulla perdita di capelli maschile
Sapevi che la caduta dei capelli non è la stessa di diventare calvo? Per aiutare a distinguere i fatti dalla finzione, abbiamo raccolto un elenco delle dieci cose che devi sapere sulla perdita dei capelli.

1. Come posso sapere se sto per diventare calvo?
Questa non è una domanda così sciocca come sembra. Perdere i capelli non è la stessa cosa di diventare calvo. La calvizie maschile è una condizione genetica mentre la caduta dei capelli in sé può essere causata da una varietà di fattori.
Se stai perdendo macchie di capelli in modo apparentemente casuale, potresti avere l’alopecia, una condizione in cui una persona (maschio o femmina) perde macchie di capelli da parti del loro corpo. In casi estremi ciò può influire su tutti i capelli del corpo. Si ritiene che l’alopecia abbia fattori ereditari e autoimmuni (in cui il corpo attacca erroneamente se stesso). Non è la stessa calvizie maschile. Se la perdita dei capelli si verifica in un modello sfuggente più regolare, di solito dalle tempie e dalla corona della testa, è più probabile che tu abbia la calvizie maschile. Ma ricorda: la maggior parte degli uomini diventa calva. Non c’è nulla di cui avere paura o imbarazzo.

2. Quanto velocemente perderò i capelli?
La perdita di capelli maschile inizia ad un certo punto attorno ai vent’anni, ma in genere ci vogliono 15-25 anni per diventare calvi. La metà dei cinquantenni è calva.

3. Perché sto perdendo i capelli? È genetico?
Se hai la calvizie maschile, stai perdendo i capelli perché il tuo corpo sta diventando sempre più
sensibile agli ormoni sessuali maschili chiamati androgeni. La misura in cui il cuoio capelluto è interessato da questo processo è ereditaria. Puoi anche perdere i capelli a causa di malattie o procedure chirurgiche, circostanze stressanti, cambiamenti nei livelli ormonali e infezioni del cuoio capelluto. Ma in molti casi la perdita dei capelli non è permanente.

4. La calvizie è causata da stress emotivo o frustrazione sessuale?
Una certa perdita di capelli è associata allo stress, sebbene la calvizie maschile sia una condizione genetica riscontrata in molti uomini. Se scopri che i tuoi capelli cadono in ciuffi o in momenti imprevedibili, è molto probabile che sia il sintomo di qualcos’altro. Ciò potrebbe essere correlato allo stress ma è improbabile che sia causato dalla frustrazione sessuale. La cosa migliore da fare è vedere il tuo medico di famiglia per un controllo.

5. C’è qualcosa che posso fare per evitare che i miei capelli cadano naturalmente?
Tutti perdono i capelli in modo naturale ed è normale che i capelli si assottiglino quando si invecchia. Ma la verità è che la caduta dei capelli di tipo maschile è una condizione genetica che non può essere completamente fermata.

6.
Come posso trattarlo?
La calvizie è un processo naturale. Innanzitutto devi chiederti se vuoi davvero “trattarlo” o se riesci a trovare un modo per accettarlo piuttosto che cercare di camuffare i punti calvi o riguadagnare completamente i capelli.
Se vuoi un trattamento, ci sono due farmaci che possono aiutarti.
Lozione Minoxidil (Regaine forza regolare o Regaine forza extra) viene applicata due volte al giorno sul cuoio capelluto. Non disponibile su prescrizione NHS, ma può essere acquistato da banco. Circa il 60% dei pazienti ne beneficia a vari livelli. I suoi effetti iniziano a svanire non appena si fermano.
La finasteride (Propecia) è un medicinale assunto sotto forma di compresse che blocca parzialmente gli effetti degli ormoni maschili (un “anti-androgeno”). Propecia ha dimostrato di arrestare ulteriormente la caduta dei capelli e promuovere la ricrescita dei capelli nel cuoio capelluto in circa l’80% dei pazienti dopo 3-6 mesi. I benefici del trattamento si interrompono anche quando si interrompe l’assunzione del farmaco. Disponibile solo su prescrizione medica ed è disponibile in alcuni elenchi di fiducia dell’assistenza primaria NHS per determinate condizioni.
Potresti anche prendere in considerazione la chirurgia estetica, che è un modo affidabile per sostituire i capelli persi. I metodi includono trapianti, riduzioni del cuoio capelluto e chirurgia del lembo – sebbene tutte siano costose soluzioni a lungo termine. Esiste una condizione chiamata Traction Alopecia, che è causata da una costante trazione o tensione dei capelli per un lungo periodo. Non è necessario trascinarlo sul pavimento per la testa per soffrire di questo – se si indossano spesso trecce strette, in particolare treccine o code di cavallo strette, è più probabile che si verifichi la trazione Alopecia. Quindi cerca di non stringere troppo i capelli. Alcuni esperti raccomandano anche l’esercizio fisico come un buon modo per mantenere una capigliatura sana.

7. Cosa succederà se tratto la mia perdita di capelli? Quali sono i possibili effetti collaterali?
Lozione minoxidil: gli effetti collaterali comuni sono il cuoio capelluto e l’irritazione della pelle. Più raramente può causare cambiamenti nel colore e nella consistenza dei capelli. Finasteride: gli effetti collaterali evidenti sono rari, ma a volte il medicinale può causare un’eruzione cutanea e una piccola percentuale di utenti può sperimentare riduzione della libido, problemi di erezione o dolorabilità al seno e / o al capezzolo.

8. Lo stress mi farà diventare calvo più veloce?
Lo stress può causare la caduta dei capelli, ma la caduta dei capelli causata dallo stress è raramente permanente. Non è noto se lo stress acceleri il processo di calvizie ereditaria. Esiste una forma di perdita di capelli che può essere causata da un grave stress chiamato telogen effluvium, che interrompe il ciclo di crescita dei follicoli piliferi causando la caduta dei capelli. Ma a lungo termine questo processo dovrebbe correggersi.

9. Soffrirò di problemi psicologici a causa di andare / essere calvo?
Alcuni uomini hanno una vera paura di diventare calvi e possono causare alti livelli di stress, bassa autostima, riduzione del desiderio sessuale e persino depressione. Ma se capisci le cause e le accetti, hai molte più probabilità di vincere queste paure. La maggior parte degli uomini sente una momentanea perdita di fiducia quando si rende conto di perdere i capelli, ma questo viene spesso superato rapidamente. L’unico modo per assicurarti di non soffrire di problemi psicologici è quello di affrontare le realtà della calvizie e accettarla o cercare un trattamento che funzioni per te.

10. Il resto dei miei capelli cadrà (ad es. Sopracciglia, ciglia)?
No. Solo i peli del cuoio capelluto sono influenzati dalla calvizie maschile. Altre aree come la barba o le ascelle potrebbero essere influenzate dall’alopecia. 

Dottor Michele Panzone

Specialista in Dermatologia e Venereologia

Prof.ssa Chiara Manieri

Specialista in Endocrinologia

Specialista in Andrologia

Perdere i Capelli

Se sei uno dei 25 per cento degli uomini che iniziano a diventare calvi quando hanno trent’anni, le cose possono sembrare piuttosto senza speranza. Tuttavia, se i tuoi capelli finiscono nel foro della spina ogni mattina, potrebbe non essere così male come pensi.

10 cose che devi sapere sulla perdita di capelli maschile

Sapevi che la caduta dei capelli non è la stessa di diventare calvo? Per aiutare a distinguere i fatti dalla finzione, abbiamo raccolto un elenco delle dieci cose che devi sapere sulla perdita dei capelli.

10 cose che devi sapere sulla perdita di capelli maschile
Sapevi che la caduta dei capelli non è la stessa di diventare calvo? Per aiutare a distinguere i fatti dalla finzione, abbiamo raccolto un elenco delle dieci cose che devi sapere sulla perdita dei capelli.

1. Come posso sapere se sto per diventare calvo?
Questa non è una domanda così sciocca come sembra. Perdere i capelli non è la stessa cosa di diventare calvo. La calvizie maschile è una condizione genetica mentre la caduta dei capelli in sé può essere causata da una varietà di fattori.
Se stai perdendo macchie di capelli in modo apparentemente casuale, potresti avere l’alopecia, una condizione in cui una persona (maschio o femmina) perde macchie di capelli da parti del loro corpo. In casi estremi ciò può influire su tutti i capelli del corpo. Si ritiene che l’alopecia abbia fattori ereditari e autoimmuni (in cui il corpo attacca erroneamente se stesso). Non è la stessa calvizie maschile. Se la perdita dei capelli si verifica in un modello sfuggente più regolare, di solito dalle tempie e dalla corona della testa, è più probabile che tu abbia la calvizie maschile. Ma ricorda: la maggior parte degli uomini diventa calva. Non c’è nulla di cui avere paura o imbarazzo.

2. Quanto velocemente perderò i capelli?
La perdita di capelli maschile inizia ad un certo punto attorno ai vent’anni, ma in genere ci vogliono 15-25 anni per diventare calvi. La metà dei cinquantenni è calva.

3. Perché sto perdendo i capelli? È genetico?
Se hai la calvizie maschile, stai perdendo i capelli perché il tuo corpo sta diventando sempre più
sensibile agli ormoni sessuali maschili chiamati androgeni. La misura in cui il cuoio capelluto è interessato da questo processo è ereditaria. Puoi anche perdere i capelli a causa di malattie o procedure chirurgiche, circostanze stressanti, cambiamenti nei livelli ormonali e infezioni del cuoio capelluto. Ma in molti casi la perdita dei capelli non è permanente.

4. La calvizie è causata da stress emotivo o frustrazione sessuale?
Una certa perdita di capelli è associata allo stress, sebbene la calvizie maschile sia una condizione genetica riscontrata in molti uomini. Se scopri che i tuoi capelli cadono in ciuffi o in momenti imprevedibili, è molto probabile che sia il sintomo di qualcos’altro. Ciò potrebbe essere correlato allo stress ma è improbabile che sia causato dalla frustrazione sessuale. La cosa migliore da fare è vedere il tuo medico di famiglia per un controllo.

5. C’è qualcosa che posso fare per evitare che i miei capelli cadano naturalmente?
Tutti perdono i capelli in modo naturale ed è normale che i capelli si assottiglino quando si invecchia. Ma la verità è che la caduta dei capelli di tipo maschile è una condizione genetica che non può essere completamente fermata.

6.
Come posso trattarlo?
La calvizie è un processo naturale. Innanzitutto devi chiederti se vuoi davvero “trattarlo” o se riesci a trovare un modo per accettarlo piuttosto che cercare di camuffare i punti calvi o riguadagnare completamente i capelli.
Se vuoi un trattamento, ci sono due farmaci che possono aiutarti.
Lozione Minoxidil (Regaine forza regolare o Regaine forza extra) viene applicata due volte al giorno sul cuoio capelluto. Non disponibile su prescrizione NHS, ma può essere acquistato da banco. Circa il 60% dei pazienti ne beneficia a vari livelli. I suoi effetti iniziano a svanire non appena si fermano.
La finasteride (Propecia) è un medicinale assunto sotto forma di compresse che blocca parzialmente gli effetti degli ormoni maschili (un “anti-androgeno”). Propecia ha dimostrato di arrestare ulteriormente la caduta dei capelli e promuovere la ricrescita dei capelli nel cuoio capelluto in circa l’80% dei pazienti dopo 3-6 mesi. I benefici del trattamento si interrompono anche quando si interrompe l’assunzione del farmaco. Disponibile solo su prescrizione medica ed è disponibile in alcuni elenchi di fiducia dell’assistenza primaria NHS per determinate condizioni.
Potresti anche prendere in considerazione la chirurgia estetica, che è un modo affidabile per sostituire i capelli persi. I metodi includono trapianti, riduzioni del cuoio capelluto e chirurgia del lembo – sebbene tutte siano costose soluzioni a lungo termine. Esiste una condizione chiamata Traction Alopecia, che è causata da una costante trazione o tensione dei capelli per un lungo periodo. Non è necessario trascinarlo sul pavimento per la testa per soffrire di questo – se si indossano spesso trecce strette, in particolare treccine o code di cavallo strette, è più probabile che si verifichi la trazione Alopecia. Quindi cerca di non stringere troppo i capelli. Alcuni esperti raccomandano anche l’esercizio fisico come un buon modo per mantenere una capigliatura sana.

7. Cosa succederà se tratto la mia perdita di capelli? Quali sono i possibili effetti collaterali?
Lozione minoxidil: gli effetti collaterali comuni sono il cuoio capelluto e l’irritazione della pelle. Più raramente può causare cambiamenti nel colore e nella consistenza dei capelli. Finasteride: gli effetti collaterali evidenti sono rari, ma a volte il medicinale può causare un’eruzione cutanea e una piccola percentuale di utenti può sperimentare riduzione della libido, problemi di erezione o dolorabilità al seno e / o al capezzolo.

8. Lo stress mi farà diventare calvo più veloce?
Lo stress può causare la caduta dei capelli, ma la caduta dei capelli causata dallo stress è raramente permanente. Non è noto se lo stress acceleri il processo di calvizie ereditaria. Esiste una forma di perdita di capelli che può essere causata da un grave stress chiamato telogen effluvium, che interrompe il ciclo di crescita dei follicoli piliferi causando la caduta dei capelli. Ma a lungo termine questo processo dovrebbe correggersi.

9. Soffrirò di problemi psicologici a causa di andare / essere calvo?
Alcuni uomini hanno una vera paura di diventare calvi e possono causare alti livelli di stress, bassa autostima, riduzione del desiderio sessuale e persino depressione. Ma se capisci le cause e le accetti, hai molte più probabilità di vincere queste paure. La maggior parte degli uomini sente una momentanea perdita di fiducia quando si rende conto di perdere i capelli, ma questo viene spesso superato rapidamente. L’unico modo per assicurarti di non soffrire di problemi psicologici è quello di affrontare le realtà della calvizie e accettarla o cercare un trattamento che funzioni per te.

10. Il resto dei miei capelli cadrà (ad es. Sopracciglia, ciglia)?
No. Solo i peli del cuoio capelluto sono influenzati dalla calvizie maschile. Altre aree come la barba o le ascelle potrebbero essere influenzate dall’alopecia. 

Prof.ssa Chiara Manieri

Specialista in Endocrinologia

Specialista in Andrologia

Perdere i Capelli

Se sei uno dei 25 per cento degli uomini che iniziano a diventare calvi quando hanno trent’anni, le cose possono sembrare piuttosto senza speranza. Tuttavia, se i tuoi capelli finiscono nel foro della spina ogni mattina, potrebbe non essere così male come pensi.

10 cose che devi sapere sulla perdita di capelli maschile

Sapevi che la caduta dei capelli non è la stessa di diventare calvo? Per aiutare a distinguere i fatti dalla finzione, abbiamo raccolto un elenco delle dieci cose che devi sapere sulla perdita dei capelli.

10 cose che devi sapere sulla perdita di capelli maschile
Sapevi che la caduta dei capelli non è la stessa di diventare calvo? Per aiutare a distinguere i fatti dalla finzione, abbiamo raccolto un elenco delle dieci cose che devi sapere sulla perdita dei capelli.

1. Come posso sapere se sto per diventare calvo?
Questa non è una domanda così sciocca come sembra. Perdere i capelli non è la stessa cosa di diventare calvo. La calvizie maschile è una condizione genetica mentre la caduta dei capelli in sé può essere causata da una varietà di fattori.
Se stai perdendo macchie di capelli in modo apparentemente casuale, potresti avere l’alopecia, una condizione in cui una persona (maschio o femmina) perde macchie di capelli da parti del loro corpo. In casi estremi ciò può influire su tutti i capelli del corpo. Si ritiene che l’alopecia abbia fattori ereditari e autoimmuni (in cui il corpo attacca erroneamente se stesso). Non è la stessa calvizie maschile. Se la perdita dei capelli si verifica in un modello sfuggente più regolare, di solito dalle tempie e dalla corona della testa, è più probabile che tu abbia la calvizie maschile. Ma ricorda: la maggior parte degli uomini diventa calva. Non c’è nulla di cui avere paura o imbarazzo.

2. Quanto velocemente perderò i capelli?
La perdita di capelli maschile inizia ad un certo punto attorno ai vent’anni, ma in genere ci vogliono 15-25 anni per diventare calvi. La metà dei cinquantenni è calva.

3. Perché sto perdendo i capelli? È genetico?
Se hai la calvizie maschile, stai perdendo i capelli perché il tuo corpo sta diventando sempre più
sensibile agli ormoni sessuali maschili chiamati androgeni. La misura in cui il cuoio capelluto è interessato da questo processo è ereditaria. Puoi anche perdere i capelli a causa di malattie o procedure chirurgiche, circostanze stressanti, cambiamenti nei livelli ormonali e infezioni del cuoio capelluto. Ma in molti casi la perdita dei capelli non è permanente.

4. La calvizie è causata da stress emotivo o frustrazione sessuale?
Una certa perdita di capelli è associata allo stress, sebbene la calvizie maschile sia una condizione genetica riscontrata in molti uomini. Se scopri che i tuoi capelli cadono in ciuffi o in momenti imprevedibili, è molto probabile che sia il sintomo di qualcos’altro. Ciò potrebbe essere correlato allo stress ma è improbabile che sia causato dalla frustrazione sessuale. La cosa migliore da fare è vedere il tuo medico di famiglia per un controllo.

5. C’è qualcosa che posso fare per evitare che i miei capelli cadano naturalmente?
Tutti perdono i capelli in modo naturale ed è normale che i capelli si assottiglino quando si invecchia. Ma la verità è che la caduta dei capelli di tipo maschile è una condizione genetica che non può essere completamente fermata.

6.
Come posso trattarlo?
La calvizie è un processo naturale. Innanzitutto devi chiederti se vuoi davvero “trattarlo” o se riesci a trovare un modo per accettarlo piuttosto che cercare di camuffare i punti calvi o riguadagnare completamente i capelli.
Se vuoi un trattamento, ci sono due farmaci che possono aiutarti.
Lozione Minoxidil (Regaine forza regolare o Regaine forza extra) viene applicata due volte al giorno sul cuoio capelluto. Non disponibile su prescrizione NHS, ma può essere acquistato da banco. Circa il 60% dei pazienti ne beneficia a vari livelli. I suoi effetti iniziano a svanire non appena si fermano.
La finasteride (Propecia) è un medicinale assunto sotto forma di compresse che blocca parzialmente gli effetti degli ormoni maschili (un “anti-androgeno”). Propecia ha dimostrato di arrestare ulteriormente la caduta dei capelli e promuovere la ricrescita dei capelli nel cuoio capelluto in circa l’80% dei pazienti dopo 3-6 mesi. I benefici del trattamento si interrompono anche quando si interrompe l’assunzione del farmaco. Disponibile solo su prescrizione medica ed è disponibile in alcuni elenchi di fiducia dell’assistenza primaria NHS per determinate condizioni.
Potresti anche prendere in considerazione la chirurgia estetica, che è un modo affidabile per sostituire i capelli persi. I metodi includono trapianti, riduzioni del cuoio capelluto e chirurgia del lembo – sebbene tutte siano costose soluzioni a lungo termine. Esiste una condizione chiamata Traction Alopecia, che è causata da una costante trazione o tensione dei capelli per un lungo periodo. Non è necessario trascinarlo sul pavimento per la testa per soffrire di questo – se si indossano spesso trecce strette, in particolare treccine o code di cavallo strette, è più probabile che si verifichi la trazione Alopecia. Quindi cerca di non stringere troppo i capelli. Alcuni esperti raccomandano anche l’esercizio fisico come un buon modo per mantenere una capigliatura sana.

7. Cosa succederà se tratto la mia perdita di capelli? Quali sono i possibili effetti collaterali?
Lozione minoxidil: gli effetti collaterali comuni sono il cuoio capelluto e l’irritazione della pelle. Più raramente può causare cambiamenti nel colore e nella consistenza dei capelli. Finasteride: gli effetti collaterali evidenti sono rari, ma a volte il medicinale può causare un’eruzione cutanea e una piccola percentuale di utenti può sperimentare riduzione della libido, problemi di erezione o dolorabilità al seno e / o al capezzolo.

8. Lo stress mi farà diventare calvo più veloce?
Lo stress può causare la caduta dei capelli, ma la caduta dei capelli causata dallo stress è raramente permanente. Non è noto se lo stress acceleri il processo di calvizie ereditaria. Esiste una forma di perdita di capelli che può essere causata da un grave stress chiamato telogen effluvium, che interrompe il ciclo di crescita dei follicoli piliferi causando la caduta dei capelli. Ma a lungo termine questo processo dovrebbe correggersi.

9. Soffrirò di problemi psicologici a causa di andare / essere calvo?
Alcuni uomini hanno una vera paura di diventare calvi e possono causare alti livelli di stress, bassa autostima, riduzione del desiderio sessuale e persino depressione. Ma se capisci le cause e le accetti, hai molte più probabilità di vincere queste paure. La maggior parte degli uomini sente una momentanea perdita di fiducia quando si rende conto di perdere i capelli, ma questo viene spesso superato rapidamente. L’unico modo per assicurarti di non soffrire di problemi psicologici è quello di affrontare le realtà della calvizie e accettarla o cercare un trattamento che funzioni per te.

10. Il resto dei miei capelli cadrà (ad es. Sopracciglia, ciglia)?
No. Solo i peli del cuoio capelluto sono influenzati dalla calvizie maschile. Altre aree come la barba o le ascelle potrebbero essere influenzate dall’alopecia. 

Prof.ssa Chiara Manieri

Specialista in Endocrinologia

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