Sessuologia Clinica
Sessuologia Clinica
La sessuologia si può considerare una specializzazione della psicanalisi più che della medicina, cioè le due discipline s’integrano; l’analisi ha bisogno della tecnica e la tecnica ha bisogno dell’analisi e questo è utile per ottenere un ottimo risultato.
La sessuologia è il risultato di un lavoro di equipe. Infatti, eccetto Freud, che per primo si è interessato ai problemi sessuali a livello analitico ed ha cercato di risolverli con la sola analisi ottenendo dei risultati non esaltanti e per di più con una durata di terapia molto lunga nel tempo, altri ricercatori, specialmente americani, hanno iniziato a lavorare in equipe.
I pionieri si possono considerare Master è Jonson; il primo medico e l’altro psicologo analista. Essi seguivano la coppia sotto tutti gli aspetti, cercando con terapie brevi comportamentali, tecniche ed esercizi ben precisi, di risolverne le disfunzioni sessuali che disturbavano il suo buon andamento ed equilibrio.
I due specialisti, miravano alla realizzazione del piacere; infatti, affermavano: ”Il piacere sessuale non è fissato nel vuoto, bensì proviene da un reciproco soddisfacimento dei desideri e dei bisogni di un uomo e di una donna che, fisicamente ed emotivamente, sono fatti l’uno per l’altra.”
Ora il lavoro di Master e Jonson è stato rivisto, ampliato e ulteriormente analizzato da molti altri sessuologi tra i quali, in particolare, da Helen Singe Kaplan, la quale ha cercato di arricchire ulteriormente il bagaglio tecnico sia da un punto di vista psicologico che psicofisico.
In Italia i primi specialisti in sessuologia, si ebbero con la fondazione della Società Italiana di Sessuologia Clinica nel 1977. Ad essa accedevano e accedono ancora solo medici e psicologi preferibilmente specializzati in Psicoterapia.
La disciplina sessuologica è stata importata dall’America in Europa da Willi Pasini e Giorgio Abraham che insieme operavano a Ginevra.
L’equipe cui ho fatto riferimento deve essere composta di varie specializzazioni, ognuna della quali ha la sua importanza per aiutare chi richiede un intervento: Il ginecologo, l’urologo l’andrologo, il neurologo e lo psicologo, preferibilmente se quest’ultimo ha una preparazione analitica poiché spetta a lui il compito di entrare in diretto contatto con i pazienti e le loro ansie.
Quando un paziente si presenta per un qualsiasi disturbo, è necessario fare un’analisi attenta e dettagliata nei minimi particolari del suo problema per far si di non operare senza consapevolezza, ottenendo pessimi risultati.
Il primo intervento da eseguire è quello BIOLOGICO, cioè eliminare eventuali mancanze fisiologiche e qui necessita l’intervento della medicina che, con la sua scienza, può dare il quadro specifico dell’organismo del paziente.
Il secondo intervento, una volta accertato che non ci siano disfunzioni fisiologiche, è quello INVESTIGATIVO. Esso avviene a livello intrapsichico individuale, poi relazionale di coppia, relazionale allargato all’ambiente in cui il soggetto vive (il comportamento in famiglia che è intesa come una piccola società) e infine i fattori, le morali e i valori sociali con le comunicazioni non verbali.
Per dare una risposta e iniziare la terapia, occorrono in media tre sedute; infatti, la formula da adottare con il paziente da parte del terapeuta è composta di tre fattori: ASCOLTARE; CAPIRE E RIFLETTERE, RISPONDERE, cioè deve essere sicuro delle disfunzioni in esame prima di iniziare il percorso terapeutico.
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