Disforia di genere
La disforia di genere (spesso abbreviato in DIG) è il malessere percepito da un individuo che non si riconosce nel proprio sesso fenotipico o nel genere assegnatogli alla nascita.
La disforia di genere (spesso abbreviato in DIG) è il malessere percepito da un individuo che non si riconosce nel proprio sesso fenotipico o nel genere assegnatogli alla nascita.
Il DIG è stato rinominato disforia di genere nel DSM-5, a causa della stigmatizzazione che il termine “disturbo” comportava. Nel DSM-5 questa diagnosi non è più una categoria dei disordini sessuali, ma rappresenta una categoria a sé stante. Il termine disforia di genere venne introdotto nel 1971 da Donald Laub e Norman Fisk.
L’ICD-11, pubblicato il 18 giugno 2018, depatologizza la disforia di genere spostandola dal capitolo dei disturbi mentali a un nuovo capitolo, appositamente creato, sulla salute sessuale in cui è classificata come Incongruenza di genere. Nonostante sia chiaramente provato che non si tratti di un disturbo mentale viene mantenuto nell’ICD per le significative cure mediche che la condizione richiede.
Il DIG è indipendente dall’orientamento sessuale e non va confuso con esso: infatti le donne e gli uominitransessuali possono avere qualsiasi orientamento sessuale e sentimentale, ad esempio possono essere eterosessuali, omosessuali, bisessuali o asessuali. L’identificazione nel sesso opposto ed il relativo disagio provocato da questa condizione possono essere avvertiti già in fase preadolescenziale. Alcuni studi hanno trovato un rapporto fra orientamento sessuale e persone con transessualismo primario o secondario
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